Grande Sud, scissione degli scissionisti Savona e Tamajo rompono con Cimino

<strong>Grande Sud</strong>, scissione degli scissionisti Savona e Tamajo rompono con Cimino

Il gruppo parlamentare di Grande Sud all’Ars finisce in frantumi dopo la decisione di Michele Cimino, Riccardo Savona e Edy Tamajo di prendere le distanze da Gianfranco Miccichè, che ha scelto di allearsi insieme con il Pds-Mpa di Raffaele Lombardo, con Silvio Berlusconi.

Michele Cimino
Michele Cimino

Nelle ultime ore si è consumata una scissione nella scissione: Savona e Tamajo, poco convinti di convergere nella lista «Centro democratico» di Bruno Tabacci, hanno deciso di aderire al movimento «I Moderati», che fa capo al deputato nazionale Giacomo Portas.

Movimento che, come quello di Tabacci, fa parte della coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura a premier di Pier Luigi Bersani.

Un divorzio inatteso quello tra Cimino e il duo Savona-Tamajo. Insieme con Carmelo Lo Monte, ex Mpa ed ex Idv, sembrava che dovessero convergere su Tabacci.

Un accordo che prevedeva l’adesione anche della deputata ennese Luisa Lantieri che, invece, avrebbe deciso di rimanere in Grande Sud con Bernardette Grasso, rimasta sempre al fianco di Miccichè.

«Non ho fatto alcuna scelta – ha rilevato Michele Cimino – ho preparato un documento politico che prevede, per esempio, un minore costo dei carburanti per i pescatori e gli agricoltori. Il nostro problema non è in quale lista andare e con quanti candidati, ma fare costare meno l’energia in Sicilia. Berlusconi queste cose le poteva fare, ma ha creduto e dato fiato alla macro-regione del Nord della Lega. Aderiremo a quel partito o a quella coalizione che si impegnerà a sostenere il nostro documento politico».

Rivendicazioni che ogni siciliano potrebbe sostenere, quelle di Cimino. Ma, verosimilmente, saranno altri i motivi del raffreddamento dei rapporti tra Cimino e Savona che, in ogni caso, si sono allontanati definitivamente da Grande Sud.

«Chi ha scelto di non esserci – ha sottolineato Miccichè – si godrà lo spettacolo da fuori». Micchichè sente già odore di vittoria in Sicilia e la conquista del premio di maggioranza al Senato da parte del centrodestra. Una ipotesi che comincia a serpeggiare anche in alcuni settori del centrosinistra.

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