La Madonna Odigitria, Patrona di Sicilia

La Madonna Odigitria, Patrona di Sicilia

La Madonna Odigitria è la patrona di Sicilia, ed è ricordata dalla liturgia il martedì che segue la domenica di Pentecoste, quest’anno 6 giugno 2017.

L’iconografia è costituita dalla Madonna che tiene in braccio il Bambino Gesù seduto ed in atto benedicente. In una mano, inoltre, tiene una pergamena arrotolata. Pergamena indicata dalla Vergine con la sua mano destra.

La Madonna Odigitria è stata protettrice della Nazione Siciliana da secoli. Testimonianza ne è a Roma la chiesa di via del Tritone 82, eretta dalla Confraternita dei siciliani nel 1594 e dedicata alla protettrice della Nazione Sicilia: Santa Maria Odigitria dei Siciliani.

Il professore Santi Correnti, il più conosciuto storico contemporaneo della storia siciliana, scrive nel suo libro “Storia di Sicilia come storia del popolo siciliano”: “… a Roma, accanto alle chiese nazionali di San Luigi dei francesi, o di Sant’Agostino dei portoghesi, o della Madonna di Monserrato degli spagnoli, esiste ancora la chiesa “nazionale” dei siciliani, quella di Santa Maria dell’Itria in via del Tritone, fondata nel 1595 della comunità siciliana di Roma, che ancora reca la scritta “Proprietas Siculorum” …”

 

 

Ecco una preghiera molto famosa dedicata alla Madonna Odigitria:

O Vergine Santa,

che volgi lo sguardo sulle guerre e dai la pace,

che stendi la mano e sollevi chi cade,

che appari e disperdi le ombre,

proteggi la Sicilia.

Madre di Dio, sii madre nostra.

Sii con noi, o Maria, in quest’ora di universale distruzione,

di sangue che trabocca e straripa,

di dissoluzione che travolge.

Resta con noi, nella Terra che ami, che è tua:

che ti salutò e t’invocò Regina nelle lotte, dure e cruente, per la fede e per la Patria.

Benedici la Sicilia,

quest’isola ferace, madre di Santi, di martiri, di pontefici, di vergini, di eroi.

Abbiamo bisogno di te, oggi, più che mai.

Nello smarrimento che scombuia le menti,

nel disordine che travaglia le genti,

nello scompiglio che imperversa sul mondo,

reggi il nostro Popolo,

sii nostra Stella.

Ravviva la fede,

infondi in noi energie di resistenza, di carità e di giustizia.

Segnaci la via che abbiamo da seguire

e guida la Sicilia nostra agli alti destini a cui la storia secolare la sospinge,

a cui Dio la chiama.

Imprimatur, Acireale, die 30 julii 1944, Salvator Episcopus

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