Last updated on Marzo 28th, 2013 at 05:12 pm
La serrata degli albergatori di Cefalù continua e alla loro protesta si aggiunge quella dei ristoratori, che al termine di una riunione hanno deciso “la chiusura volontaria e tempestiva delle loro attivita'” fino a domenica prossima. A renderlo noto e’ la Federalberghi Palermo, che spiega: “La crisi ormai perdurante nel sistema del turismo, che ha visto perdere nell’ultimo anno circa 21mila presenze, e l’aumento sproporzionato delle imposte comunali, sta portando al collasso l’imprenditoria alberghiera della cittadina”.

Le prime conseguenze sono 70 lettere di licenziamento con effetto immediato, partite dagli hotel della cittadina. A rischio ci sono gli 800 stagionali previsti per il 2013. Solidarieta’ agli albergatori celfaludesi arriva dalle federazioni di Federalberghi di Capri, Sanremo, Fiuggi, Isole Eolie e Taormina, che “si uniscono alla protesta convididendone ragioni e modalita'”. Adesso anche i ristoratori vogliono “sensibilizzare, non solo l’amministrazione locale, ma anche quella centrale, per riaccedere i riflettori anche sulle piccole e medie imprese, su cui l’economia italiana si e’ sempre fondata”.
Non abbiamo avuto nessuna apertura da parte dell’Amministrazione comunale – dice Francesca Cacciola dell’hotel Le Calette -. Chiediamo di essere capiti e se cio’ non accadra’ andremo avanti con la nostra protesta. Gli alberghi hanno promosso Cefalu’ sostenendone l’economia, l’immagine e la promozione con i propri indotti e investimenti, ma oggi non siamo piu’ in grado di pagare le imposte che ci stanno mettendo in ginocchio – sottolinea Arcangelo Scialabba de La Giara – . Saremo costretti a dover scegliere se pagare i dipendenti o le tasse gli fa eco Rosanna De Gaetani del Costa Verde.
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2 Responses to "Turismo. Cefalù, fra tasse e balzelli chiudono dopo gli Alberghi anche i Ristoranti"