Rosario Crocetta: “Spending review già in atto. Negli Assessorati ci vorrebbe Addiopizzo”

La mafia e gli sprechi, le clientele e il lavoro che non c’è, il rapporto con il Pd e la sua nuova lista “Il Megafono”. Il governatore della Sicilia Rosario Crocetta risponde agli internauti.

Il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta

La mafia dovrebbe denunciarmi per mobbing, ma Cosa Nostra è molto più forte di quanto si possa credere. La si vuole estinta, superata, scomparsa, ma sono tutte fesserie. Ho fatto i primi giorni da presidente e capisco che c’è una macchina, un sistema che nel suo complesso è un sistema mafioso”.

Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana, nel videoforum a Repubblica TV, ha risposto alle domande dei lettori sugli sprechi, sul suo programma e sulla lotta alla mafia. “Avremmo bisogno di un Addiopizzo negli assessorati della Regione.

I funzionari regionali che non accettano di vedere la mafia e la corruzione sono senza dignità, come dice Addiopizzo“, ha aggiunto provocatoriamente Crocetta. “Ho ereditato una macchina regionale in cui in modo aperto o occulto, molto più spesso occulto, c’è un conclamato sistema di affari che fanno capo a tanti, ma credo – ha detto – che abbiano un collante unico, Cosa Nostra. La mafia è il vero mediatore politico”. E sul grave problema dei rifiuti ha detto “torni in gestione ai comuni in forma libera o associata” che “se ne dovranno assumere tutte le responsabilità”. Questo porterà “ad un sistema in cui si abbasseranno i costi”, depurato “dal malaffare”, “peraltro in un contesto in cui saranno gli stessi comuni a comprendere quali servizi siano loro necessari, senza che questi vengano imposti dagli Ato”.

Spending review. Taglio ai costi eccessivi e agli sprechi, riduzione dei dirigenti generali e autoriduzione del proprio compenso. Crocetta risponde alla domanda su quali siano le iniziative che vuole mettere in atto per risparmiare. “Ho iniziato tagliando 13 società che entro febbraio non esisteranno più – ha detto il presidente della Sicilia -. Ce ne sono altre 30 da eliminare ed ho considerato che, entro il prossimo anno, potremo fare affidamento su un risparmio di circa un miliardo”. Per Crocetta è necessario riqualificare la spesa e ridurre il più possibile i costi superflui. “Ho messo in moto un meccanismo per eliminare l’auto blu personale – ha aggiunto -. Abbiamo un parco macchine in leasing che abbiamo già ridotto del 30%. Chi ha bisogno dell’auto, la prenota. È un sistema mutuato dal Parlamento europeo e che lì funziona”. Poi c’è la questione del numero dei dirigenti generali: “Ne ho già dimessi 7 – ha dichiarato Crocetta -, perché 35 dirigenti generali sono troppi. E almeno altri 15 salteranno presto”. Ma il presidente siciliano sottolinea che guardare superficialmente i costi della politica dà un’immagine parziale e spesso distorta: “Gli emolumenti che ogni deputato percepisce sono stabiliti dall’Assemblea – ha spiegato -. Io, ad esempio, ancora non so quale sarà il mio compenso, ma ho deciso di autoridurlo, destinandone ogni anno una parte a un’iniziativa benefica. Vorrei – ha aggiunto – fare scelte agendo sul salario variabile”. Ma tutte queste modifiche saranno possibili? “Sono rivoluzionario – ha risposto Crocetta -, bisogna andare fino in fondo. Non tengo alla mia carica e non sono attaccato alla mia poltrona. Voglio intraprendere una battaglia e portarla a termine”.

Il Megafono. Non sono mancate domande sul movimento che Crocetta ha presentato qualche giorno fa: “Il Megafono, un bel nome, per dare voce a chi non ce l’ha – ha detto il presidente della Sicilia -. Nel movimento sto prevedendo la possibilità della doppia tessera o di nessuna tessera, o di quella di un altro partito. Questo consentirà di avere un movimento in cui sia possibile dialogare e che nasce dal basso, come dal basso è nata la mia candidatura”.

Zichichi e Battiato
. La scelta di nominare assessori ai Beni Culturali, al Turismo e alla Formazione rispettivamente Antonio Zichichi, Franco Battiato e la 29enne Nelli Scilabra ha suscitato non poche polemiche dentro e fuori dalla Sicilia. E c’è chi si domanda se nelle nomine ci sia stata qualche imposizione: “Parlare di imposizione con me è fuori della grazia di Dio – ha replicato Crocetta -. Rivendico la mia libertà e il patto di fedeltà con i cittadini. Zichichi è una persona in gamba che ci può aitare con la sua esperienza, anche per quanto riguarda il risanamento ambientale. Sarà un grande assessore e sinceramente non mi sono posto il problema che sia stato un andreottiano. Dobbiamo porre la politica su una base nuova – ha aggiunto – e non possiamo criminalizzaere esperienze del passato”. Anche la nomina del cantante suscita perplessità: “Franco – ha risposto il presidente – è stato onesto con i cittadini: ha detto che vuole fare la Cultura, ma gli assessorati sono incardinati. Per risolvere il problema, proporrò la creazione di due dipartimenti nell’assessorato del Turismo, con due deleghe”. E su Scilabra, che gli viene fatto notare che non ha ancora conseguito la laurea, ma si occuperà dell’assessorato alla Formazione, Crocetta ha risposto: “Sono convinto che un giovane puro può guardare con occhi disincantati la realtà. E poi sarà carino avere uno studente come capo di qualche professore”.

Renzi o Bersani? “Penso, almeno spero, che vinca Bersani, credo che abbia le carte per vincere le elezioni e credo che almeno sappia che cosa va a fare”. Crocetta ‘tifa’ per il segretario del Pd e ritiene che il poco successo del sindaco di Firenze in Sicilia sia legato anche alla sua vittoria. “Ci sono aspetti su Renzi difficilmente comprensibili in Sicilia – ha spoiegato il presidente -. Renzi mi è pure simpatico, ma mi ha colpito l’atteggiamento che ha avuto nel nostro primo incontro. Un esponente del tuo partito che non si esalta per la vittoria in Sicilia, ti fa capire che pensa che tutto sia Toscana”.

Tratto da Repubblica.it

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