ISS, la stella che non cade

<strong>ISS</strong>, la stella che non cade

Gli appassionati di stelle cadenti forse l’hanno vista passare, ma non cadere. All’occhio umano appare luminosa e grande come Giove. Ne saranno rimasti delusi i quanti, per la notte di San Lorenzo, l’hanno avvistata speranzosi che venisse giù per poter destinare ad essa un sogno o un desiderio.

Ma cos’è?!?

Stiamo parlando, non di una semplice stella, ma della famosa Stazione Spaziale Internazionale (in lingua inglese International Space Station o ISS) su cui attualmente è in missione il nostro conterraneo Luca Parmitano, il primo italiano a compiere una passeggiata cosmica.

SiciliaLa stazione effettua circa 15 orbite al giorno ma non tutti i passaggi sono visibili ad occhio nudo in quanto vari fattori influiscono sull’avvistamento. Le condizioni favorevoli all’avvistamento sono: assenza di nuvole, assenza di foschia all’orizzonte e essere in un luogo dove il cielo non e’ “inquinato” da luci artificiali o da barriere naturali o architettoniche.

L’avvistamento di ieri, a Menfi, è avvenuto intorno alle 22.35 per un minuto e mezzo circa, dopo di che la stazione spaziale è entrata nel cono d’ombra della terra e pur passando sopra le nostre teste non era più visibile.

 

Tempo permettendo qui di seguito elenchiamo i prossimi avvistamenti tra oggi e domani:

  • 21 agosto 2013 ore 21.37 fino alle 21.40, direzione iniziale Nord/Ovest a 10° di inclinazione dall’orizzonte, direzione finale avvistamento Nord a 45 gradi dall’orizzonte elevazione massima.
  • 22 agosto 2013 ore 20.48 fino alle 20.53, direzione iniziale Nord Nord/Ovest a 10° inclinazione dall’orizzonte, elevazione massima a 27° dall’orizzonte direzione Nord–Nord/Est, avvistamento finale Est a 16° dall’orizzonte
  • 22 agosto 2013 ore 22.25 fino alle 22.26, direzione iniziale Ovest Nord/Ovest a 10° inclinazione dall’orizzonte, direzione finale avvistamento Ovest con elevazione massima 27° dall’arizzonte.

Per i piu’ curiosi consigliamo l’utilizzo di un ISS DETECTOR gratuito scaricabile gratuitamente per sistemi mobili android o Apple, dove vengono riportate le informazioni dettagliate come la mappa e il radar che semplificano l’avvistamento.

Fra poche ore, quindi, potremmo ritornare ad alzare il naso all’insù come se fosse la “notte delle stelle cadenti” ma con la differenza e la consapevolezza che, anche se da circa 220 miglia di distanza dalla terra, qualcuno da lassù ci stia realmente osservando.

Loro vedono noi … e noi vediamo loro!

 

di Giacomo Lanzarone e Carlo Nieli.

 

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