Grillo e Renzi uniti nel NO alla Web tax

Grillo e Renzi uniti nel <strong>NO alla Web tax</strong>

Aumenta il pressing contro la Web tax introdotta dal Pd sulla Legge si stabilità. Dopo le critiche di Matteo Renzi, arrivano anche quelle di Beppe Grillo, che prevede solo “svantaggi e nessun beneficio per l’economia italiana”.

Web_TaxLa norma su cui lo stesso governo aveva espresso dubbi, rimettendosi al parere della commissione Bilancio della Camera (presieduta dal lettiano Francesco Boccia) sembra destinata a sparire in Aula.

Solo poche voci si levano in difesa della tassazione del traffico di pubblicità e servizi on line effettuato dai grandi colossi americani (come Google, Yahoo e Amazon) sul mercato italiano.

Uno studio degli uffici tecnici della Camera, per esempio, accredita la prospettiva di un beneficio fiscale per le casse dello Stato, visto che la pubblicità sul Web dal 2005 è aumentata del 1000% a fronte del crollo sui media tradizionali. Ma si tratta di una valutazione parziale, secondo molti altri osservatori e operatori del settore.

L’effetto di questo disposizione comporterebbe l’allontanamento degli investimenti dall’Italia anziché attirarli. Ed è la stessa conclusione paventata, inoltre, da Italia Startup, l’associazione di piccole e giovani imprese innovative.

Bruxelles se ne sta occupando, e anche secondo il responsabile Economia della segreteria del Pd, Filippo Taddei, sarebbe meglio evitare fughe in avanti.

Un ragionamento condiviso anche da Sel ma che i detrattori interni del segretario del Pd contestano per tutt’altre ragioni politiche. L’altro giorno, Renzi è stato il primo a sobbalzare contro la Web tax, e la “Velina rossa”, organo di stampa parlamentare filo-dalemiano, domanda se non sia “questo il frutto del suo recente incontro incontro con i diplomatici Usa”.

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