No profit e controllo delle spese: alcuni utili strumenti

No profit e controllo delle spese: alcuni utili strumenti

Last updated on Gennaio 9th, 2020 at 01:40 pm

Un’organizzazione no-profit (o senza scopo di lucro) è una struttura che ha come obiettivo primario il conseguimento di attività di utilità sociale. Dato che la dicitura “no-profit” può risultare fuorviante, è bene notare che anche un ente senza scopo di lucro può generare un frutto economico: ciò che distingue un’impresa con finalità lucrative da una no-profit è il fatto che il guadagno di quest’ultima non può assolutamente trasformarsi in un profitto per i suoi membri, e deve quindi essere interamente reinvestito nell’organizzazione stessa, ed in particolare nel finanziamento delle sue iniziative solidali.

Le organizzazioni no-profit appartengono al terzo settore, ossia a quell’insieme di attività produttive che si pongono in una posizione intermedia fra mercato e Stato, e che quindi non sono direttamente riconducibili né al primo (visto che non ricercano un profitto) né al secondo (dato che sono attività di proprietà privata).

Una peculiarità delle organizzazioni no-profit è il fatto che esse possono cominciare a programmare i costi che è necessario sostenere per lo svolgimento delle proprie finalità solo dopo aver accertato tutte le risorse ed i proventi dei quali possono disporre. Queste risorse provengono principalmente da donazioni volontarie, ma spesso possono derivare anche da denaro pubblico.

Un’amministrazione efficace ed efficiente, importante nelle imprese che operano a fini di lucro, diventa fondamentale nel caso in cui ci si trovi a gestire un ente no-profit. Per la sua stessa natura, un’organizzazione senza scopo di lucro sarà infatti costretta ad affrontare sfide molto più complicate rispetto ad un’attività economica “normale”: oltre a dover cercare di raggiungere l’equilibrio contabile per sopravvivere nel suo mercato di riferimento (cosa che anche un’impresa for profit è tenuta a fare), un’organizzazione senza scopo di lucro deve anche assicurarsi di perseguire nel modo più efficiente possibile tutti gli obiettivi solidali che si è prefissato in sede di costituzione.

Per valorizzare al meglio sia i mezzi dell’organizzazione che l’operato dei volontari, l’ideale sarebbe cercare di integrare nella gestione del proprio ente no-profit i metodi di analisi di risorse e costi tradizionalmente impiegati nelle imprese a fini di lucro.

Ciò significa, più in concreto, occuparsi del controllo della gestione sia economica che finanziaria dell’organizzazione.

Considerato che la funzione finanziaria è in gran parte effetto della gestione economica, ci soffermeremo in particolar modo su quest’ultima.

Nella gestione economica, l’elemento più “controllabile”, e cioè quello sul quale è più facile intervenire, sono i costi.

Cercando di distinguere i vari costi non tanto per quale è il loro indirizzo (cioè quali costi devono essere sostenuti per gli affitti, quali per i consumi, ecc.) ma per quella che è la loro destinazione, si riesce ad individuare due diversi tipi di costo: i costi comuni a tutte le attività, e quelli diretti, che invece sono riconducibili solo ad alcune di esse. Operando in questo modo si riusciranno a determinare i centri di costo “produttivi” (composti dai costi che sono direttamente legati ai servizi finali), i centri di costo “funzionali” (i costi tesi a garantire il funzionamento del sistema) e infine quelli ausiliari” (i costi volti a rendere più fluido l’operare del sistema).

Da queste osservazioni emerge chiaramente l’importanza di tenere sotto controllo tutte quelle che sono le spese sostenute dall’organizzazione. Uno strumento molto utile in questo senso sono le carte prepagate. Ne esistono di vari tipi, come la carta prepagata Soldo, e i vantaggi offerti da questo strumento sono molteplici:

– La possibilità di esportare in vari formati i dati riguardanti le spese, e quindi di disporre di informazioni più dettagliate sulle spese sostenute da ciascun settore dell’organizzazione;

– Fornendo ai propri membri carte prepagate con limiti di spesa (mensili, settimanali ecc.) personalizzati in base alle loro necessità, la gestione del budget risulterà più rapida ed efficiente;

– Le ricariche possono essere effettuate sia manualmente, che automaticamente, stabilendo un importo di ricarica periodico.

Scrivi un commento da Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *