Turismo, un viaggiatore su due (53%) si muove per gustare cibo e vino

Turismo, un viaggiatore su due (53%) si muove per gustare cibo e vino

Nel corso della quarantesima edizione della Borsa Internazionale del turismo (Bit) a Milano, emerge il buon momento dell’enoturismo. Si consolida l’interesse dei turisti verso l’enogastronomia: l’edizione 2020 del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”, a cura di Roberta Garibaldi sotto l’egida della World Food Travel Association e l’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, indica che il 71% delle persone in viaggio vuole vivere esperienze enogastronomiche memorabili, mentre il 59% dei turisti dichiara che le esperienze a tema li aiutano a scegliere tra più destinazioni.

Il “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2020” offre un quadro completo e rigoroso del settore e rappresenta un documento di riferimento per le istituzioni e gli operatori a livello nazionale, regionale e locale. Fornisce informazioni per supportare le decisioni di politica turistica e sviluppare proposte in grado di soddisfare le esigenze del turista contemporaneo.

I food truck sono tra le esperienze più vissute e più ricercate sul web”. Oltre al cibo da strada, il turista che visita una destinazione italiana inserisce nel planning di viaggio ristoranti e bar storici; aziende di produzione agroalimentare simbolo di un determinato territorio; visite in cantine e caseifici, e laboratori di cucina per imparare a preparare un piatto della tradizione, come pasta fresca o sughi, da vero insider.

Pizza e Gorgonzola sono i prodotti italiani ad Indicazione Geografica più ricercati sul web tra il 2017 e il 2019. Ai quali si aggiungono arancine, ossobuco, Parmigiano Reggiano e il Pecorino romano; tra le produzioni vitivinicole “Sparkling wine”, i vini dell’Alto Adige e il Chianti (dati Semrush).

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