Floating Tracking Cooling Concentrator. L’impianto fotovoltaico che galleggia

<strong>Floating Tracking Cooling Concentrator</strong>. L’impianto fotovoltaico che galleggia
Impianto fotovoltaico galleggiante

Ricercando nuovi modi di fare energia pulita, si scoprono anche nuovi modi di utilizzare le tecnologie esistenti. Questo è il caso dell’impianto fotovoltaico galleggiante che insegue il sole che è stato inaugurato in provincia di Pisa il 23 dicembre 2011.

L’innovazione, chiamata Floating Tracking Cooling Concentrator (Ftcc), è nata nei laboratori di una società pisana – la Scienza industria tecnologia (Sit)- fondata anni or sono da un gruppo di fisici del Cern. I pannelli dell’impianto sono montati su zattere galleggianti,  in un bacino artificiale, che inseguono i raggi solari. In Italia vi erano già degli impianti galleggianti, ma erano fissi e non riuscivano a concentrare l’energia del sole.

Il supporto (tracking) dei nuovi pannelli ha il vantaggio di costare la metà (500 euro per ogni kW installato) dei pali per l’inseguimento solare a terra, ed è costituito da zattere che si spostano con facilità in base all’orientamento dei raggi solari. Si avvale inoltre di riflettori che aumentano la potenza dei moduli. Il problema del surriscaldamento, che in estate diminuisce l’efficienza dei pannelli, viene evitato irrorando sui moduli l’acqua presente nel bacino. E rispetto agli impianti tradizionali sono previsti maggiori incentivi statali.

Per il momento, l’impianto pilota di 30 chilowatt genera l’energia necessaria al fabbisogno di 10 abitazioni. Ma nel complesso, un sistema di questo tipo può arrivare produrre fino al 75% di energia in più rispetto al tradizionale, con costi ridotti del 20%. I nuovi pannelli potrebbero rappresentare una svolta per l’utilizzo del fotovoltaico in Italia, finora rallentato da timori legati all’impatto sul paesaggio e alla perdita di aree agricole. Questa nuova tecnologia, tutta italiana, che mira a diminuire l’impatto ambientale degli impianti che producono energia dal sole e a ottimizzare la resa, potrebbe essere la risposta giusta ai tanti dubbi che il fotovoltaico ha sollevato.

L’utilizzo del Floating Tracking Cooling Concentrator potrebbe esser un primo importante passo verso un futuro più sostenibile.

 

Alfonso Fiumarella

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