Il Consiglio dei ministri ha prorogato di circa 2 anni i termini per l’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto peri verificarne la fattibilita’ tecnica e la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilita’.
Se non si trovasse una soluzione, informa Palazzo Chigi, scattera’ la revoca dei contratti in corso tra la concessionaria Stretto di Messina spa e il contraente generale, con il pagamento delle sole spese effettuate e con una maggiorazione limitata al 10%.
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Nichi Vendola:
“Pensavamo fosse un capitolo finito pensavamo fosse chiaro che il progetto è insostenibile e irrealizzabile. Invece no. Il centrosinistra ha un’altra decisione da prendere con urgenza non appena sarà al governo del Paese”
Altero Matteoli:
“Approfondiremo il provvedimento del governo. Intanto, registriamo con favore che il Ponte sullo Stretto di Messina non verrà cancellato e che sarà il prossimo governo a doversi assumere la decisione finale. È certo che se il centrodestra tornasse a guidare il Paese il Ponte sarebbe realizzato perché è un’opera che serve alla Sicilia, al Sud e all’Europa”
Idv:
“Scellerata. Solo così si può definire la scelta del governo di rinviare di due anni la decisione sulla fattibilità del Ponte di Messina”
Angelo Bonelli WWF:
“uno schiaffo all’Italia onesta”
Giuseppe Zamberletti (presidente della società pubblica concessionaria dell’opera):
“C’é un interesse accertato del fondo sovrano China Investment Corporation, ma anche di imprese di costruzione e fornitura cinesi, alla realizzazione del Ponte. I due anni dati dal governo serviranno proprio a vagliare «tutte le possibilità offerte dal mercato finanziario soprattutto extraeuropeo”
Legambiente:
“Il governo deve bloccare subito tutto, senza rinvii. Si tratta di un’opera tecnicamente irrealizzabile e dai costi insostenibili”
Angelo Bonelli Verdi:
“Com’è possibile che un governo che taglia i fondi per l’assistenza ai malati di Sla, non cancelli immediatamente un’opera che costerà 8,5 miliardi e che rappresenta la sagra dello spreco e dell’inutilità”
Altero Matteoli:
“Se torna il centrodestra, l’opera si farà”
Giuseppe Zamberletti (presidente della società pubblica concessionaria dell’opera):
“I cinesi sarebbero disposti a investire nella costruzione del Ponte sullo Stretto. Il presidente della societa’, ci sono capitali cinesi pronti a finanziare l’opera, facendo i nomi della China investment corporation (Cic), fondo sovrano di Pechino, e di societa’ di costruzioni come la China communication and construction company (Cccc). Quest’ultima sarebbe anche interessata alla piattaforma logistica Gioia Tauro-Trapani”
ANSAI cinesi sarebbero disposti a investire nella costruzione del Ponte sullo Stretto. Il presidente della societa’, Giuseppe Zamberletti, sostiene che ”ci sono capitali cinesi pronti a finanziare l’opera”, facendo i nomi della China investment corporation (Cic), fondo sovrano di Pechino, e di societa’ di costruzioni come la China communication and construction company (Cccc). Quest’ultima sarebbe anche interessata alla piattaforma logistica Gioia Tauro-Trapani.