I Comandamenti di Rosario Crocetta. “Sarà una Sicilia a 5 stelle + 2”

<strong>I Comandamenti di Rosario Crocetta</strong>. “Sarà una Sicilia a 5 stelle + 2”

Le condizioni a certi richiami onomatopeici in salsa “grand coalition” ci sono tutte e gioco forza alcune scelte che man mano vanno a ricomporre il puzzle della nuova giunta regionale si muovono proprio in questa direzione, non nella forma ma nella fine sostanza del percorso che Crocetta prospetta per la Sicilia attraverso diverse figure professionali e morali di alcuni neo politici, che piacendo a taluni certamente non dispiacciono a molti altri.

Rosario Crocetta
“Sarà una Sicilia a sette stelle”

Non ultimo, vi sono da segnalare alcuni passaggi della conferenza stampa di insediamento che fanno ben percepire, al di la di una non felice situazione congiunturale, come in questa prima fase vi sia una costante ricerca a trovare punti d’incontro su di un terreno fertile per tante forze politiche, che per motivi diversi si dichiarano incompatibili fra loro ma perfettamente affini su specifici obiettivi.

Non si parla di appoggi diretti e costanti ma di determinati sostegni su progetti e strategie d’azione che disegnano un percorso certo, perché ben delineato, e verificabile in quanto gli step temporali vengono posti a comune soddisfacimento dei vari interlocutori politici.

E come andare al supermercato delle cose da fare per la Sicilia e la lista della spesa è lunga, tutto sta nel soddisfare i vari commensali, in primis tenendo conto del sistema metabolico politico che li accompagna, in secundis bisogna fare attenzione su cosa mettere per primo nel carrello e qual è la deperibilità. Certamente non siamo in un periodo di promozioni e neanche di saldi, anzi vista la situazione generale e l’aria che tira “non si fanno sconti a nessuno”.

Rosario Crocetta, neo presidente siciliano, ha volutamente affermato che vuol offrire a tutti i siciliani un nuovo traguardo ”essere una Regione a sette stelle”, ma l’unico bonus che gli rimane è la sua personale credibilità nel voler operare per il bene comune e nell’interesse dell’intera collettività.

Non dobbiamo nasconderci che la Sicilia è ancora alla ricerca di una vera identità e di un corretto posizionamento che dura da 150 anni, in questa Italia nord-centrica che per certi versi é giano bifronte.

La lista della spesa della “grand coalition”

  1. RIGORE: “La scelta del rigore sarà il primo punto dell’attività della Giunta. Spero anche dell’Assemblea regionale siciliana, ma parlerei più della riorganizzazione della spesa, la questione non è solo quella di risparmiare. Dobbiamo parlare di percorsi di giustizia sociale. Ridurremo i costi del personale. Nel primo biennio ci sarà una notevole riduzione della spesa e daremo un futuro vero ai precari. Daremo subito dei segnali nell’immediato partendo dalle auto blu di assessori e dirigenti. D’ora in poi verrà utilizzata la formula del car sharing per la condivisione delle auto quando servono. In questo modo riusciremo a risparmiare anche il 20 per cento del costo prima della fine dell’anno”.
  2. RIGORE : “Stiamo gia’ facendo dei tagli, stiamo tagliando immediatamente società che non hanno ragione di esistere, adotteremo dei provvedimenti di legge che ci permetteranno un risparmio immediato di 1,5 miliardi di euro senza intaccare lo stato sociale
  3. RIGORE : “saranno subito commissariati i comuni che non hanno ancora approvato il bilancio nei tempi stabiliti dalla legge. Ci sono almeno 20 comuni che rischiano il dissesto finanziario solo perché i Consigli comunali non vogliono adottare provvedimenti che attirano impopolarità”.
  4. RIGORE : “da adesso decadranno tutte le consulenze. La consulenza sarà un’eccezione e non una regola” e ”ridurremo al massimo il numero di dirigenti esterni”.
  5. RIGORE : “la spending review riguarderà anche l’ufficio di gabinetto della regione: ho ridotto da 11 a 8 i componenti del mio ufficio di gabinetto, da 8 a 6 quelli della segreteria tecnica e da 6 a 4 quelli della segreteria particolare”.
  6. RIGORE: “Ridurremo gli straordinari dei dipendenti del 20 o del 30 per cento. Decadranno tutte le consulenze, non ho intenzione di rinnovarle se non per giustificati motivi. Le consulenze dovranno essere l’eccezione e non la regola. Anche i dirigenti esterni saranno ridotti al minimo e soltanto in casi veramente importanti”
  7. RIGORE: “Non vogliamo fare tribunali sommari e ghigliottine, ma vogliamo fare l’interesse pubblico. Stiamo già tagliando immediatamente società che non hanno ragione di esistere, adotteremo dei provvedimenti di legge che ci permetteranno un risparmio immediato di 1,5 miliardi di euro senza intaccare lo stato sociale. Anzi, stiamo dando i soldi ai Comuni e alle Province che li aspettano da mesi e stiamo dando dei soldi ai forestali”.
  8. RIGORE: “Per la prima volta il patto di stabilità sarà internalizzato nel bilancio della Regione. Ci mettiamo dentro le regole faremo un bilancio rigoroso, ma il patto di stabilità deve essere ridisegnato, non può essere un massacro sociale”.
  9. RIGORE : ”Chiederemo il certificato antimafia a tutte le aziende che lavorano con la Regione per avere un quadro di trasparenza e di legalità”, e ha invitato ”gli investitori stranieri in Sicilia perché la mafia non ci sarà più”.
  10. DISCIPLINA: “Daremo ai Comuni cento milioni l’anno per affrontare il grave problema dei rifiuti in Sicilia. In cinque anni daremo ai Comuni 500 milioni di euro. I Comuni pagheranno poi in venti anni perché non li vogliamo mettere in difficoltà economiche”.
  11. DISCIPLINA: “Cancellerò i debiti degli ATO e questi scompariranno, come del resto era previsto, ciascun Comune provvederà direttamente. Io penso che basterà puntare su una normativa molto semplice: i Comuni possono gestirsi autonomamente il servizio, come avveniva prima dell’arrivo degli Ato”.
  12. SPERANZA: ”essere una Regione a sette stelle”.

Caro Presidente, fa sì che al “punto 13” nessuno in Sicilia avanzi la richiesta di diventare il 52 stato USA, la 51 stella sta per essere assegnata a Porto Rico. L’America é bella ed affascinante ma é malettamente lontana.

 

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