Favignana: scoperto un nuovo tesoro archeologico

<strong>Favignana</strong>: scoperto un nuovo tesoro archeologico

A Favignana, la farfalla del Mediterraneo, nelle grotte egadine dell’Ucciria e delle Stalattiti, è stata scoperta una nuova meraviglia archeologica, precisamente un complesso pittorico di figure antropomorfe maschili stilizzate e di alcuni animali in perfetto stato di conservazione, nonché altri segni pittorici ancora in fase di studio.

Favignana, scoperto complesso pittorico di 10 mila anni fa

Francesco Torre, docente di geoarcheologia alla sezione trapanese di Archeologia Navale dell’Università di Bologna, il laureando Francesco Ernandez e Simona Torre, presidente dell’associazione di preistoria “Lucy”, hanno trovato questo complesso di figure antropomorfe maschili di diecimila anni fa.

Un vero e proprio tesoro straordinario che arricchisce ancora di più Favignana e la Sicilia intera.

Il Prof. Torre spiega che : “Si tratta di pitture simili a quelle rinvenute 60 anni fa nella Grotta del genovese di Levanzo. Molto probabilmente furono create quando ancora le due isole erano unite alla terraferma. Le pitture di Favignana, così come quelle di Levanzo, portano una nota completamente nuova nel panorama di tutta l’arte rupestre preistorica nazionale. Favignana dovrà diventare un punto di riferimento per il turismo archeologico e storico nel panorama dei beni culturali siciliani”.

Le pitture che si trovano su due pareti adiacenti della Grotta dell’Ucciria raffigurano 5 figure maschili, monocrome nere di stile schematico, attribuibili all’Eneolitico, e alcune figure animali di non facile interpretazione. Alcuni sembrano dei pesci – ha proseguito Torre – altri degli animali come caprioli o lepri. Lo stile è decisamente naturalistico e rileva negli artisti di Favignana una tecnica pittorica così sicura e un senso così profondo e vivo della presenza umana da farci ricordare le migliori espressioni di arte franco-cantabrica (Francia e Spagna)”.

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