Cancelleri: “Per la presidenza voteremo il nostro deputato Venturino”

<strong>Cancelleri</strong>: “Per la presidenza voteremo il nostro deputato Venturino”

Prima di entrare dentro il palazzo del potere siciliano per antonomasia, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, durante la passeggiata dei 15 deputati a cinque stelle, partita dai Quattro Canti, verso Palazzo dei Normanni, ha dichiarato:

“Per la presidenza dell’Assemblea regionale siciliana voteremo il nostro deputato Antonio Venturino. Siamo il gruppo più numeroso in Parlamento, quindi logica vuole che la presidenza spetta a noi”.

Antonio Venturino, deputato del Movimento Cinque Stelle.

La XVI legislatura dell’Assemblea siciliana parte con un Movimento 5 Stelle che punta i piedi dimenticandosi le dichiarazioni fatte il 1° novembre 2012.

Cancelleri, infatti per rispondere al segretario dell’ Udc in Sicilia, Giampiero D’Alia, affermava: “Presidenza assemblea al movimento Cinque stelle? “No, grazie. Temo che questa proposta sia fatta per bloccare una voce libera fuori dal coro. Vogliamo parlare di progetti, non di poltrone”.

Forse il neo deputato regionale Cancelleri non voleva la poltrona a priori, ma ora che i numeri danno ragione al Movimento 5 Stelle, ciò gli spetterebbe. Quindi un’inversione di rotta legittima che tende a definire la forza politica dei deputati a 5 stelle all’Ars.

Per il ruolo di presidente, Pd e Udc, che sostengono il governo di Rosario Crocetta ma in aula sono in minoranza (41 parlamentari su 90) hanno indicato invece Giovanni Ardizzone (Udc) e in queste ore stanno cercando l’intesa con gli altri gruppi delle opposizioni. Alla prima votazione servono almeno 60 voti, mentre alla seconda ne sono sufficienti 46.

È impensabile che si riuscirà a eleggere il presidente con la prima votazione e c’è chi pensa che anche la seconda non andrà a buon fine e quindi tutto sarà rimandato a domani con una prossima seduta.

Oggi, la seduta all’Ars è iniziata con ritardo, chissà se l’accordo su Giovanni Ardizzone come presidente non è giunto a pochi minuti della seduta inaugurale della XVI legislatura dell’Assemblea siciliana.

 

Alfonso Fiumarella

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