Le elezioni del regime, da “un dj col dente avvelenato”

<strong>Le elezioni del regime</strong>, da “un dj col dente avvelenato”
Lilian D’Anna

Il non rispettare il volere dei cittadini e continuare a parlare di concertazioni ed apparentamenti o ancora di campagna elettorale, distogle sempre più l’attenzione dal vero tema predominante e cioè la mancata approvazione della legge elettorale, rispedita al mittente con tutte le altre volontà dei sudditi cittadini i quali avevano espresso chiare intenzioni nell’ormai dimenticato referendum buttato in discarica con i grandi temi civici acclamati a gran voce dal popolo.

Benissimo non ci resta che assistere al massacro mediatico di chi riscende in campo e chi decide dopo essere stato il commissario liquidatore dello stato a fare il premier leggittimato assieme ai soliti carrozzoni dei partiti che tutto dicono tranne che mandare al macero l’insolente, schifoso e antidemocratico porcellum, con gli attori protagonisti pronti a rimanere al proprio posto leggittimati da un sistema che a mio modesto avviso non ha niente di democratico, ma bensì ha tanto di autoritario.

Le distinzioni ormai non si vedono più, tutti concentrati a rimanere in sella al sistema dei protetti dalle immunità che permettono a chiarire una volta e per tutte che la legge non è uguale per tutti, ma per alcuni.

Buon 2013 a todos … che il porcellum dia un gran impulso allo spread dell’anti democrazia

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