Menfi. La “campana di marmo” sonante per ricordare l’urlo del terremoto del ’68

<strong>Menfi</strong>. La “campana di marmo” sonante per ricordare l’urlo del terremoto del ’68

Last updated on Gennaio 13th, 2013 at 12:04 pm

Giorno 15 gennaio Menfi e in particolare al Centro Civico Polifunzionale, si pregerà di una creazione dell’illustre scultore di fama europea: Stefan Calarasanu.

Stefan Calarasanu

L’eclettico artista rumeno, assorto dal tragico fascino delle rovine del sisma del lontanissimo ’68 della Valle del Belice durante un suo viaggio in Sicilia, grazie degli amici conosce Menfi, s’innamora di essa e per sancire il forte legame dona una sua opera.

L’opera è la “Campana di marmo”, realizzata sotto il sole di Menfi da un blocco di marmo di Custonaci, con cui l’artista cerca di farci ricordare l’urlo del terremoto del ’68 con lo stesso suono duro e roboante che scosse la Valle del Belice.

Il legame di Stefan Calarasanu con Menfi si deve all’amicizia tra lo scultore di Timisoara e un “frutto di Menfi” (lui si definisce così) Gianluca Testa, menfitano che lontano dalla sua amata terra natia la vive facendo conoscere le potenzialità di un territorio incredibile.

Gianluca Testa ci riferisce che: “La scultura di Stefan vuole essere un regalo in nome dell’amicizia e della fratellanza tra diverse nazioni e culture che, oramai, hanno solo un senso geografico”.

“Noi ci saremo, il 15 Gennaio, e ci piacerebbe che ci fosse anche molta gente, solo per applaudire ad un’idea che ci ha e ci vuole unire in un unico desiderio di futuro”.


15 gennaio 2013
Ore 16,00
– “La Campana della Memoria” Scopertura dell’ opera dello scultore romeno Stefan Calaresanu Centro Civico Polifunzionale

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5 Risposte per Menfi. La “campana di marmo” sonante per ricordare l’urlo del terremoto del ’68

  1. Stefan ha messo a dura prova il mio pragmatismo. Appena è arrivato a Menfi ha iniziato a disegnare cose, persone alberi, cortili. Era completamente stregato ed affascinato…pareva avesse vissuto…in un’altra vita, proprio li, a Menfi. E’ un artista vero, uno di quelli che vive nella e della sua arte. Sincero e trasparente come pochi.
    Sono felice che mi abbia proposto ed abbia accettato questa avventura. Spero che avremo modo ed occasione di conoscere tanta gente e di iniziare un nuovo percorso che avvicini ancora di più queste due culture così lontani ma così assonanti.
    Per chi volesse sapere qualcosa di più di Stefan: http://www.cjtimis.ro/uapt/membri/scalarasanu/scalarasanuen.htm
    A presto.

  2. da applausi a scena aperta, l’iniziativa deve far riflettere tutti, per l’importante dono concederei la cittadinanza onoraria in automatico, perchè non si promuove l’iniziativa in maniera adeguata?…nel mio piccolo farò di tutto per divulgare l’importanza di tale gesto,in molte occasioni qualche degno artista ha donato un’opera alla città ma non sempre la città ne ha avuto cura, ti ricordi caro alfonso che fine ha fatto “the wine bottle”, non so se ho scritto bene in inglese,..complimenti e grazie dal cittadino L.D’.per il dono alla città del mare pulito e del vino.

  3. La ringrazio per il suo commento. UNa sola nota, poco allegra, se mi consente. QUesti sono piccoli gesti che, altro scopo non hanno che lo spirito di incidere un punto esclamativo quale epilogo di frasi antisonanti, ma spesso vuote di contenuti.
    Noi, Stefan, io e tutti coloro i quali hanno contribuito a questo piccolo ma significativo gesto di fratellanza e rispetto, altro non hanno che il desiderio che, tutto questo, serva a qualcosa.
    La speranza, manifesta, è che aiuti tutti a liberarsi da quelle vesti intrise di falso perbenismo e di inutili quanto pericolosi pregiudizi.
    Riscopriremo il piacere di stare “semplicemente” insieme per godere dell’altrui sapere, per divorare le esperienze dell’altra persona, regalando le proprie?
    La Sicilia ha un partimonio che non è facile comprendere se non si vive fuori da essa. Tornare mi rende felice e mi ricarica di una forza indescrivibile, ma, dopo poco, mi rende furioso per il modo in cui , questo immenso patrimonio viene dilapidato, dimenticato, schernito, perduto.
    Alcune persone sentiranno il rintocco di questa campana e, spero, proveranno ad aprire un po’ di più le loro vedute. Stefan la mia famiglia ed io ne seguiremo i rintocchi da qui, dalla Romania.
    Le auguro un felice 2012
    Gianluca Testa

  4. 15 gennaio 2013

    Ore 16,00 – “La Campana della Memoria” Scopertura dell’ opera dello scultore romeno Stefan Calaresanu Centro Civico Polifunzionale

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