A poco più di un mese dall’appuntamento elettorale la partita è più che mai aperta. Soprattutto al Senato si giocherà al fotofinish, tanto più che si ha la certezza che il fronte del Nord, costituito da Lega e PDL si presenterà unito. Sicilia, Lombardia, Campania, Veneto saranno al centro della partita.
![Siciliani smarriti](http://www.tempieterre.it/wp-content/uploads/2013/01/Siciliani-smarriti-copia.jpg)
La situazione più chiara si presenta alla Camera. Tenuto conto che il sistema elettorale vigente con il 35% dei voti si ottiene la maggioranza assoluta dei seggi. Pd e Sel rappresentano l’unica coalizione che può raggiungere quella soglia. Ipotizzo tre scenari possibili: Pd e Sel vincono in 13 regioni ottenendo il premio di maggioranza. In Sicilia, Campania Veneto e Lombardia la partita è invece aperta.
Primo scenario: Pd e Sel ottengono la maggioranza assoluta dei seggi, conquistando anche le regioni in bilico, in quel caso i seggi della lista Monti non risultano utili;
Secondo scenario: PD e Sel hanno bisogno di Monti per avere la maggioranza, l’ex premier e quindi l’area centrista diventano decisivi per governare.
Terzo scenario: la lista Monti non supera la soglia dell’8% per costituire la maggioranza al Pd serve l’appoggio di Berlusconi o di Grillo. In questo caso è evidente che si aprirebbe la strada per un ritorno alle urne con tutto quello che ne consegue.
Insomma nel caso del secondo e terzo scenario la differenza la fa la lista Monti: se il professore supera la soglia dell’8% è evidente che Berlusconi non ha alcuna possibilità di essere decisivo. Ma, così come nella matematica, anche in politica ci sono i paradossi. Monti dovrà infatti tifare anche per Berlusconi. Nel senso che, non potendo vincere in nessuna Regione, per impedire a Bersani di fare il pieno al Senato in tutte le Regioni, il professore deve sperare che il Cavaliere possa aggiundicarsi Lombardia, Veneto e Sicilia per, come detto, avere un ruolo politico determinante.
L’alleanza di Lombardo e di Miccichè con il Pdl riportano la Sicilia a un asse “tradizionale” di centro destra, che fa pensare che la partita nell’isola possa volgere a favore del Cavaliere. Ma con quale auspici per i siciliani? Quest’alleanza sudista riuscirà a contrastare la corazzata nordica di Maroni? E se, invece, si verifica una svolta come quella delle ultime regionali (con Crocetta Presidente della Regione Siciliana) ?!?
Chissà …. sinceramente oggi non sò se preoccuparmi più di certe alleanze o di quel rumore assordante che è il silenzio… sì, proprio quel silenzio che lascia l’amaro in bocca a molti di noi ogniqualvolta la dura realtà allontana i buoni propositi delle campagne elettorali. Promesse…. tante belle promesse usate spesso per ricoprire di slogan accattivanti i vari manifesti elettorali che poi, ahimè, si staccan via alle prime piogge. Ma in Sicilia, quanto ancora deve piovere ?!?
Giacomo Lanzarone è nato a Menfi nel 1983. Ha studiato in Emilia Romagna conseguendo la Laurea in Informatica. Dopo alcune esperienze professionali in Ferrari e Maserati, nel 2017 è emigrato nella sedicente Padania.
Da alcuni anni si è specializzato come tecnico ERP Infor LN. Oggi si occupa anche di Business Intelligence, con l’ausilio di Infor Dynamic Enterprise Performance Management (Infor d/EPM).
Determinato, sportivo, amante della buona cucina e dei piaceri della vita. Ama viaggiare, allargare i suoi orizzonti e scoprire nuove culture.