Mario Biondi incanta Palermo

<strong>Mario Biondi</strong> incanta Palermo

La recensione del concerto a cura di Giannicola Scopelliti.

Mario Biondi, nella seconda delle tre tappe siciliane del suo “Sun Tour”, bissa a Palermo il successo ottenuto nella serata di mercoledì nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina.

Mario Biondi

Ancora una volta la sua Sicilia ha apprezzato le performances del grande crooner catanese, con la sua inconfondibile e potente voce black, tra le migliori in assoluto nel panorama soul internazionale.

In abito rigorosamente nero e scarpetta lucida bianca, Mario Biondi ha sorpreso ed incantato il Teatro di Verdura di Palermo (sold out per l’occasione), in un concerto di due ore che i presenti avrebbero preferito durasse anche di più.

Atmosfere da club jazz che si sono alternate a sofisticate melodie soul, blues e funk accarezzate dai bassi, irraggiungibili, della profonda voce di Mario Biondi che dallo scorso mese di Maggio promuove il suo ultimo album di inediti, “Sun”, già Disco d’Oro in Italia e pubblicato in tutta Europa, in Giappone e negli USA.

Ad accompagnarlo sul palco c’era la storica band dell’artista, “The Italian Jazz Players”, composta da ben 11 elementi che hanno fatto un grande lavoro: da Claudio Filippini al pianoforte a Michele Bianchi alla chitarra, Moris Pradella e Samatha Iorio ai cori, Tommaso Scannapieco al contrabbasso, Daniele Scannapieco al sax, Gianfranco Campagnoli alla tromba fino ad arrivare al trombone di Roberto Schiano e alla batteria di Lorenzo Tucci.

L’inizio del concerto è stato davvero scoppiettante: con “Shine on” – pezzo di lancio dell’ultimo album “Sun” – per continuare sulla stessa scia accomodante di “Come to me”, come da tracklist del disco, dove i fiati hanno dato quel tocco magico dimostrando, da subito, la vera natura dello show di Mario Biondi.

Una scaletta che ha, dunque, seguito pedissequamente la tracklist del cd: “What have you done to me”, “Woman, Woman”, “Never stop” con cui dal vivo ha duettato con Moris Pradella. A seguire “Deep space” che ha movimentato, con le percussioni della sua band, l’atmosfera del Teatro di Verdura. Per questo pezzo, nel disco, Mario Biondi ha collaborato con il grande artista statunitense James Taylor.

Ancora un brano in coppia con Moris Pradella per il crooner siciliano, “Catch the sunshine”, e, a seguire, l’unico pezzo in italiano: “La voglia, la pazzia, l’idea” di Ornella Vanoni.

Poi gli omaggi ai Tentations, con la traccia “My Girl”, e ad Al Jarreau (per il quale è anche fan e a 12 anni ascoltava già i suoi dischi) con “Light to the world” che ha emozionato tanto.

Lo spettacolo è continuato con Mario Biondi che è riuscito a catalizzare l’attenzione del pubblico infondendo spirito e forza alla sua band che ha risposto con ottimi assoli, soprattutto da parte del sassofonista Daniele Scannapieco.

È giusto, altresì, sottolineare che tutti i suoi musicisti hanno permesso di fargli esprimere tutta la sua anima funky-soul. E ciò che ci ha stupiti è stata la facilità con cui Biondi ha saputo sperimentare lo swing in tutta la sua gioia e malleabilità, con una semplice ed invidiabile spontaneità.

A chiudere le due ore di musica i salti nel passato, colorati da pezzi storici della sua carriera come “Be lonely” e “This is what you are”, che nel 2006 lo fece conoscere al pubblico.

È di qualche ora fa, intanto, la notizia che a grande richiesta e sull’onda del successo della tournée estiva che lo vedrà impegnato (lo ricordiamo) per tutto il mese di settembre, “Sun – Il Tour” approderà nei teatri da novembre. La prima data sarà il 24 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma, poi il crooner si esibirà a Napoli, Sanremo, Brescia, Varese, Firenze, Parma, Torino, Milano e Bologna. E nel bel mezzo, sono più che convinto, ci sarà anche qualche tappa siciliana.

Questa sera, intanto, replicherà al Parco Archeologico di Gela per chiudere la branca dei concerti siciliani.

A Mario Ranno (così all’anagrafe) non posso che augurare quanto di meglio possa esistere. Davvero bravo e coinvolgente in tutto, vi consiglio vivamente di vederlo dal vivo appena potete.

Semplicemente fantastico…

 

Giannicola Scopelliti

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