L’Officina del Racconto al Premio Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa

<strong>L’Officina del Racconto</strong> al Premio Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Il Premio Letterario Internazionale “Giuseppe Tomasi di Lampedusa” nell’edizione 2014 registra una Grande Novità: si apre al mondo dei giovani studenti, con la sezione didattica “L’officina del Racconto”.

Al primo classificato degli studenti verrà consegnata una targa riconoscimento, il 5 agosto, durante la cerimonia di premiazione.

In occasione dell’XI edizione del Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’istituzione intitolata al celebre autore punta sui giovani e riserva agli studenti una sezione didattica dal titolo “L’officina del Racconto”. È questa la novità dell’edizione 2014.

Javier MaríasL’Officina del Racconto ha come tema centrale i Ricordi d’Infanzia di Tomasi di Lampedusa e si pone l’obiettivo di far leva sulla memoria individuale per raccogliere frammenti autobiografici da comporre in un mosaico di storie collettive alla ricerca dell’identità del nostro territorio.

Circa quindici gli elaborati di scrittura creativa esaminati dalla giuria del Premio, presieduta da Gioacchino Lanza Tomasi, e composta da Salvatore Silvano Nigro, Giorgio Ficara e Mercedes Monmany.

“Abbiamo voluto coinvolgere gli studenti dell’Istituto Comprensivo Giuseppe Tomasi di Lampedusa di Santa Margherita – spiega il vice sindaco e direttore del Premio Tanino Bonifacio – attraverso un laboratorio di scrittura legato ai Ricordi d’Infanzia del Tomasi. Tra gli elaborati sottoposti all’attenzione della giuria del Premio, ce ne sono alcuni veramente emozionanti. Siamo convinti – conclude Bonifacio – che questa idea possa rappresentare un ulteriore passo in avanti per avvicinare i ragazzi alla lettura, alla cultura letteraria”.

Al primo classificato verrà consegnata una targa riconoscimento, il 5 agosto, durante la cerimonia di premiazione dell’XI edizione del Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di Lampedusa che quest’anno andrà allo scrittore spagnolo Javier Marías.

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