Sicily Divide: tour in bicicletta nell’Entroterra Siciliano

Sicily Divide: tour in bicicletta nell’Entroterra Siciliano

Sicily Divide: Sicilia in bicicletta per scoprire un’Isola insolita e meravigliosa

In Sicilia, pedalando nel cuore dell’Isola, ovvero da Trapani verso Catania, è possibile scoprire paesaggi meno frequentati dal turismo di massa ma non per questo di minor fascino e bellezza. Ammirare la storia e le tradizioni millenarie di un borgo arroccato su un’altura, perdersi fra sterminati campi di grano e una successioni continue di vigneti e frutteti, fermarsi a riflettere di fronte ai luoghi che portano ancora vive le ferite di sciagure mai dimenticate e godere dell’ospitalità di chi abita l’isola sono gli obiettivi di chi percorre la Sicily Divide: un itinerario tracciato dall’Associazione Ciclabili Siciliane.

Maximilian Cellino, per il Sole24Ore, racconta il progetto nato in piena pandemia a costo zero.

Pedalare lungo i suoi circa 500 chilometri senza un metro di pianura richiede impegno, ma è alla portata di ciascun ciclista dotato di buon allenamento e di una mountain bike o una bici gravel con pneumatici sufficientemente larghi. Si percorrono infatti anche strade rurali, sterrate o dismesse da tempo e quindi in condizioni non sempre ideali, in cambio però si ottengono panorami splendidi e si attraversano zone spesso fuori dal tempo. Lungo la via gli ideatori hanno posto controlli in cui timbrare il pass per ottenere il brevetto e selezionato strutture bike friendly dove i pernottamenti sono più confortevoli. I capoluoghi di partenza e arrivo (con la variante che inizia da Palermo anziché da Trapani), quelli intermedi di Caltanissetta ed Enna rappresentano mete imperdibili, ciascuno con le sue particolarità.

Lungo la Sicily Divide ci si imbatte però anche in paesi dal fascino infinito come Salemi, Agira o Sambuca di Sicilia, eletto Borgo dell’anno in Italia nel 2016. E tra i luoghi che rimarranno impressi nella memoria ci sono di sicuro le saline di Trapani, la Granfonte dalle 24 cannelle in bronzo di Monforte, il Teatro Andromeda creato dal pastore Lorenzo Reina nei pressi di Santo Stefano Quisquina con i suoi 108 seggi scolpiti nella posizione delle stelle della costellazione. Imperdibile anche il Palazzo Filangeri di Cutò di Santa Margherita di Belice, reso celebre ne Il Gattopardo e scampato al terremoto del 1968.

Impossibile non emozionarsi di fronte ai segni di quella sciagura, ancora visibili nel paese fantasma di Poggioreale o nel celebre Grande Cretto realizzato da Alberto Burri, che giace sul fianco di una collina proprio dove si trovava l’abitato di Gibellina, oggi ricostruito a 20 chilometri di distanza e arricchito da opere di arte contemporanea. Si pedala su strade secondarie, con traffico quasi inesistente, ideali da affrontare soprattutto a settembre e ottobre o anche in primavera, per scampare alla calura e approfittare dei frutti che crescono spontanei dalla terra.

Sicily Divide è un progetto creato poco più di un anno fa in piena pandemia a costo zero, visto che si affida alle donazioni degli stessi ciclisti che lo hanno percorso.

Nei piani di Ciclabili Siciliane spunta anche il Periplo della Sicilia: i chilometri da pedalare lungo le coste dell’isola sono 1.100, ma lo spirito è sempre lo stesso.

Tratto dal giornale de IlSole24Ore — Maximilian Cellino
Foto tratta dal sito sicilydivide.it

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