La nuova geografia dell’Ars. Tra i soliti noti ci sono ben 49 “new entry”

<strong>La nuova geografia dell’Ars</strong>. Tra i soliti noti ci sono ben 49 “new entry”

Last updated on Dicembre 15th, 2013 at 12:04 pm

Rispetto alle altre elezioni regionali siciliane, a Palazzo dei Normanni, c’è un ricambio notevole (quantitativo e anagrafico, per dare giudizi qualitativi ci sarà tempo) dei 90 deputati regionali. Quasi il 60% di debuttanti, con la presenza di donne quintuplicata (15 elette) rispetto alla scorsa legislatura e un’età media vertiginosamente più bassa, grazie soprattutto ai 15 del Movimento 5 Stelle ma non solo.

Il nuovo Consiglio Regionale

I 49 nuovi ingressi: oltre ai già citati attivisti di Grillo, in quasi tutti i partiti si registra un ricambio di forze. Tre, invece, i “nuovi-vecchi”: Gino Ioppolo (Musumeci Presidente), Girolamo Turano (Udc) e Nino Oddo (listino Crocetta), deputati non presenti sugli scranni dell’ultima legislatura, ma in precedenti esperienze. E poi le donne: dalle tre sparute presenze della precedente Ars, si arriva a 13: Mariella Maggio, Marika Cirone Di Marco, Antonella Milazzo e Alice Anselmo (listino di Crocetta), Gianina Ciancio, Valentina Zafarana, Vanessa Ferreri e Valentina Palmeri (M5S), Margherita La Rocca Ruvolo (Udc), Concetta Raia (Pd), Valeria Sudano (Pid), Annunziata Lanteri e Bernadette Grasso (Grande Sud). Altre due donne – Angela Foti e Claudia La Rocca, entrambe del 5 Stelle – potrebbero entrare se il candidato governatore Giancarlo Cancelleri, eletto in tre circoscrizioni, optasse per quella “d’origine”, ovvero Caltanissetta.

E veniamo ai promossi, ma soprattutto ai big bocciati.
A parte i 15 “cittadini 5 stelle”, gli altri ingressi sono quasi equamente divisi fra “new entry” e conferme.

A Palermo il più votato è il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, con 12.395 preferenze, a seguire gli altri eletti, Francesco Scoma e Salvino Caputo. La “triade” del Pd è composta dal segretario regionale Giuseppe Lupo, dal capogruppo Antonello Cracolici e dal candidato sindaco di Palermo, Fabrizio Ferrandelli. L’Udc piazza Nino Dina. A Siracusa confermati Bruno Marziano (Pd), Enzo Vinciullo (Pdl) e Pippo Gennuso (Mpa). Vince la sua sfida anche l’ex sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale: uscito dal Pdl per andare con Crocetta, è il primo degli eletti con 7.754 voti; torna all’Ars l’uscente Pippo Di Giacomo, ex sindaco di Comiso.

A Catania Nicola D’Agostino con 13.601 preferenze supera Toti Lombardo (figlio dell’ex governatore Raffaele) ed è il più votato nell’Mpa-Pds; exploit anche per Luca Sammartino (12.567) e Lino Leanza (10.858) nell’Udc, mentre il Pdl conferma gli uscenti Salvo Pogliese (in testa con 11.931), Nino D’Asero e Marco Falcone. Conferma anche per Concetta Raia del Pd, seguita da Antony Barbagallo, nipote dell’uscente Giovanni.

A Caltanissetta, a parte il “boom” di Giancarlo Cancelleri del M5S (più votato in provincia), eletto l’ex presidente della Provincia, Pino Federico (Mpa), mentre da Enna arriva all’Ars il segreterio provinciale del Pd, Mario Alloro, uomo di fiducia di Mirello Crisafulli. È messinese il “top scorer” dell’Ars: Franco Rinaldi (Pd) è il deputato siciliano più votato, con 18.664 preferenze.

Non ce l’hanno fatta il candidato governatore Gianfranco Miccichè, Rudy Maira del Pid, Innocenzo Leontini, fino a poco tempo fa capogruppo del Pdl all’Ars ma che si è candidato con il Pdo, ma anche il coordinatore regionale di Fli Carmelo Briguglio. E ancora, l’ex sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, del Pdl, e i deputati uscenti Pippo Limoli (fedelissimo di Pino Firrarello), più Franco Mineo Fabio Mancuso e Riccardo Minardo, questi ultimi tre nella “lista nera” dei candidati con guai giudiziari. Nel Pd restano fuori Miguel Donegani, Davide Faraone (“renziano” doc), Pino Apprendi, l’ex sindaco di Caltagirone Franco Pignataro e il promettente Daniele Capuana, sostenuto da Enzo Bianco.

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