Se entro giovedi’ prossimo, 29 novembre, non verra’ prorogata la sospensione del pagamenti dei tributi, contributi previdenziali e assistenziali e dei mututi per gli abitanti di Lampedudsa, gli isolani sono pronti a fare uno sciopero della fame collettivo. Non solo. Hanno anche fatto sapere che bloccheranno l’arrivo dei viveri sull’isola, inclusi quelli destinati al centro d’accoglienza che ospita centinaia di migranti. Ad annunciarlo é Antonino Martello, Presidente del Consorzio albergatori ‘Progetto Isole Pelagie’.
Il primo dicembre 2012 e’ prevista la scadenza della proroga relativa alla sospensione dei pagamenti e, nonostante la problematica sia stata messa all’attenzione del Premier Mario Monti, di tutti i ministri e del neo Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, la popolazione di Lampedusa e Linosa non ha ricevuto ad oggi alcuna risposta”, dice Martello. I commercianti e imprenditori si sono riuniti presso la sala congressi dell’Aeroporto di Lampedusa, insieme all’Associazione Imprenditori di Lampedusa, la Federalberghi di Lampedusa, l’Associazione Armatori di Lampedusa e il CO.GE.PA Lampedusa e Linosa hanno incontrato tutta la popolazione delle Isole Pelagie “per decidere le azioni da prendere nei confronti del Governo centrale, della Regione e delle Istituzioni locali.
“Ricordiamo – dice Angelo Mandracchia, presidente dell’Associazione Imprenditori di Lampedusa – che l’isola dopo aver subito il cospicuo flusso dei migranti, non ha ricevuto dal Governo alcun intervento a sostegno del settore economico e di tutta l’imprenditoria locale, danneggiata irreparabilmente dalla pubblicita’ negativa che ne e’ derivata dal fenomeno. Continua, Martello Salvatore, presidente del CO.GE.PA Lampedusa e Linosa, gli esigui provvedimenti disposti dal Governo sono stati ‘a costo zero’ ed oggi le isole di Lampedusa e Linosa rischiamo il fallimento se non sara’ disposta la proroga della sospensione”.
La disperazione di un’intera cittadinanza comincia, ora, ad assumere toni sicuramente piu’ alti ed eclatanti. “La situazione e’ drammatica -dice Piero Billeci, Presidente dell’Associazione Armatori Lampedusa- tutte le imprese locali sono al collasso e la classe politica non puo’ essere indifferente all’enorme disagio che Lampedusa ha affrontare da sola”. La cittadinanza ha indetto, quindi, lo sciopero della fame “se entro il 29 novembre 2012 non ricevera’ la proroga e una risposta alle richieste inoltrate”. Forzatamente si impedira’ l’arrivo dei viveri sulle isole di Lampedusa e Linosa ed anche gli ospiti del centro di accoglienza parteciperanno allo sciopero.
Fonte Adnkronos
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