Cosa hanno fatto per noi i parlamentari agrigentini ?

Cosa hanno fatto per noi i <strong>parlamentari agrigentini</strong> ?

Last updated on Marzo 21st, 2013 at 08:46 am

Sebbene il sentire comune, indotto dalla cosiddetta «antipolitica», vorrebbe diversamente, non ci è possibile affermare che i parlamentari e senatori agrigentini negli ultimi 4 anni di legislatura (prima delle ultime elezioni nazionali tenutosi nello scorso febbraio 2013) non abbiano lavorato.

Angelo Capodicasa è uno dei parlamentari che ha prodotto più atti che hanno interesse più o meno diretto per la nostra provincia

A sfogliare le pagine a loro dedicate sui siti di Camera e Senato, infatti, emergono, migliaia di documenti tra interpellanze, mozioni e disegni di legge (la maggior parte come cofirmatari).

Atti che si sono occupati dello scibile umano, rispondendo al principio secondo cui un eletto agli Organi nazionali debba in qualche modo interessarsi di quanto avviene in tutto lo Stato.

E fin qui nulla da ridire, sebbene lo spazio dedicato alla loro provincia di appartenenza sia, generalmente, molto ridotto.

Si sa, le necessità politiche sono diverse da quelle elettorali: i voti – almeno quando esistevano le preferenze – provengono dai territori, la politica si fa tra gli scranni, a Roma.

Complessivamente i nostri rappresentanti alla Camera hanno saputo firmare congiuntamente – o quasi – tre ddl specifici per il territorio di Agrigento e la sua provincia: due riguardanti la situazione di emergenza dell’isola di Lampedusa e uno per la creazione di una zona franca tra le province di Enna, Caltanissetta e Agrigento (che attualmente riguarda solo il territorio nisseno).

L’impressione, ma è solo tale, che sorge a leggere ddl e atti è che l’interesse prevalso sia quello del particolare sul generale: scelte di schieramento politico – soprattutto per il centrodestra – e di interesse particolare – ad esempio, medici che legiferano sulla professione medica -. La prova insomma che non si sono posti particolari problemi ad occuparsi in alcuni casi di problemi a loro molto vicini. Tranne quando si è trattato dei bisogni della collettività agrigentina, ovvio. L’alto numero di disegni di legge proposti da altri ai quali hanno apposto la loro firma, tra l’altro, teoricamente, sarebbero potuti essere tradotti in un “bottino” politico: io firmo un decreto legge che serve al territorio del primo firmatario o ad un gruppo politico e in cambio utilizzo gli “alleati” per portare avanti le iniziative che ritengo utili. Sempre che queste, ovviamente, vengano tradotte in un disegno di legge.

Adesso che la legislatura iniziata nel 2008 è finita è arrivato il momento di un consuntivo, utilizzando i documenti consultabili sui siti internet www. camera. it e www. senato. it e realizzando un sunto delle attività più rappresentative e di quelle che, invece, ci sono apparse meno pressanti da approvare.

Adragna Benedetto. E’ l’unico senatore agrigentino – anche se è nato a Martina Franca – e ricopre anche l’importante ruolo di questore al Senato. Tifoso interista, si è speso per diversi ddl sullo sport. Come primo firmatario ha presentato infatti disegni di legge su temi come “il valore la carta dell’etica dello sport”, sull’affermazione dell’etica sportiva e il ddl che istituisce il Tribunale dello sport. La conversione in legge di quest’ultimo lo ha portato a realizzare in pompa magna la presentazione ad Agrigento in compagnia dell’amico Massimo Moratti, presidente dell’Inter. Ha promosso al Senato, così come Capodicasa alla Camera, una Commissione d’inchiesta sull’utilizzo di calcestruzzo depotenziato – citando anche l’ospedale di Agrigento -, e firmato diversi ddl come co firmatario, toccando temi come le disposizioni sulla pubblicità on line delle pubbliche amministrazioni, il velo islamico, proibendo l’uso del burka in pubblico, le condizioni dei lavoratori esposti ad agenti chimici e ad amianto, problemi delle le isole minori e dei piccoli comuni. Ha sostenuto, insieme ad altri, un ddl contenente misure volte al “ripristino, recupero, manutenzione e salvaguardia degli agrumeti caratteristici del territorio insulare e delle fasce costiere” che però è stato realizzato per l’area garganica e campana. In “agenda”, anche i temi dello sciopero virtuale, della trasparenza degli interessi personali dei titolari di cariche di governo o elettive o di cariche direttive degli enti e delle misure patrimoniali di sicurezza e prevenzione contro la criminalità organizzata, la qualità del servizio sanitario, il mantenimento del potere di acquisto delle famiglie ma anche le “disposizioni per garantire la neutralità delle reti di comunicazione, la diffusione delle nuove tecnologie telematiche e lo sviluppo del software aperto” e anche un ddl per la modifica delle tariffe postali a beneficio degli enti e le associazioni non commerciali. Interessante il disegno di legge, cui ha partecipato come cofirmatario, riguardante “misure urgenti in materia di gestione e prevenzione del rischio idrogeologico”, nel quale non si fa cenno al colle di San Gerlando. Ha chiesto l’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulle “cause del ritardo di sviluppo del Sud e delle isole e sulla effettiva destinazione delle risorse pubbliche attribuite ai medesimi territori a decorrere dagli anni Novanta”, e per quanto riguarda interrogazioni ha chiesto chiarimenti sul crollo del ponte sulla Caltanissetta – Gela nel 2009, sull’iter dell’aeroporto di Licata, sulla crisi idrica ad Agrigento nel 2008 e sulle procedure di affidamento dei terreni nell’area del Parco archeologico della valle dei Templi.

Alfano Angelino. Sebbene sia stato il collettore di molte proteste e rimostranze da chi, soprattutto quando era ministro, gli chiedeva un sostegno per il nostro territorio, nel suo carnet non sono rintracciabili provvedimenti in favore di Agrigento. Infatti, da Guardasigilli ha avuto il suo bel da fare con provvedimenti importanti contro la criminalità organizzata o mirati a sostenere l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi (Lodo Alfano in primis), e la sua attività di “vigilanza” sulle sorti di Agrigento si è ridotta, nei fatti, all’intervento per il San Giovanni di Dio, negli anni dell’emergenza calcestruzzo depotenziato. Lui in passato ha replicato: “Ho lavorato per combattere la mafia, quindi ho fatto qualcosa per la mia città”. Sciolto il Governo Berlusconi e quindi finito l’incarico di ministro, la sua attività è poi divenuta solo politica, come segretario del Pdl, lasciando quindi poco spazio al lavoro come parlamentare. Pochi i disegni di legge e, tra questi, nessuno riguardante il nostro territorio.

Capodicasa Angelo. Nel quadro generale si tratta di uno dei parlamentari che hanno prodotto più atti riferiti alla nostra provincia. Tra le proposte di legge come primo firmatario, infatti, è possibile trovare quella per l’istituzione del parco nazionale geominerario delle Zolfare di Sicilia, tra cui Ciavolotta e di Cozzo Disi (questa nel frattempo recuperata) e la richiesta di una commissione d’inchiesta “sull’utilizzo di calcestruzzo depotenziato e di altri materiali di qualità non conforme ai capitolati d’appalto nella realizzazione di opere infrastrutturali e di edifici pubblici” citando anche il caso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Capodicasa, inoltre, insieme ad altri deputati tra cui Vincenzo Fontana, ha presentato nel 2011 la già citata proposta per l’istituzione di una zona franca per lo sviluppo e la legalità, ma, tra gli altri provvedimenti di natura socio-assistenziale e generale, ha riservato anche uno spazietto per un ddl da cofirmatari contro l’uso di animali da circo. In totale l’esponente Pd ha presentato 29 tra interpellanze e mozioni. Tra i temi trattati, l’emergenza immigrazione a Lampedusa, la Cattedrale di Agrigento, la richiesta di fondi per la situazione finanziaria del Comune agrigentino e uno contro la costruzione della centrale nucleare di Palma di Montechiaro.

Fontana Vincenzo Antonio. Da medico in questi anni è stato attentissimo alla normativa del settore – dalle cure di fine vita alla lotta all’abusivismo della professione -, e si è dimostrato un vero e proprio appassionato delle giornate celebrative. E’ infatti cofirmatario del disegno di legge del 2009 per l’istituzione della “Giornata della memoria delle vittime del comunismo”, della “giornata della memoria delle vittime di errori giudiziari” e la “giornata nazionale per la lotta contro la droga”. Fontana ha anche sottoscritto disposizioni per la sospensione dell’esecuzione delle demolizioni di immobili nella regione Campania a seguito di sentenza penale di condanna (il ricordo dell’abusivismo agrigentino forse lo ha condizionato). Fontana è stato cofirmatario di decine e decine di disegni di legge, tra cui (unico rivolto al nostro territorio) quello per la concessione di un contributo straordinario in favore del comune di Lampedusa e Linosa per affrontare l’emergenza derivante dall’afflusso straordinario di immigrati extracomunitari del 2008, e si è speso per i beni culturali. Si, nello specifio per il complesso monastico-eremitico di Camaldoli e per il recupero e il restauro del Monastero e dell’Eremo. E’ ovviamente nel settore giustizia che Fontana ha dato il suo meglio: è infatti primo firmatario del ddl in materia di responsabilità civile dei magistrati, cofirmatario delle modifiche ai termini della custodia cautelare e ha proposto anche una inchiesta parlamentare, insieme ad altri sullo scontro tra le procure di Catanzaro e quella di Salerno sull’inchiesta “Why not” condotta allora dal Pm De Magistris. In totale fontana ha firmato 17 tra interrogazioni, mozioni e interpellanze. Tra esse alcuni temi riguardanti la nostra provincia: la realizzazione di dissalatori nella Provincia di Agrigento, la deroga al patto di stabilità per i comuni sciolti per mafia, la realizzazione della via di fuga nel centro storico di Agrigento, aeroporto di Licata e crisi dello stabilimento Italcementi di Porto Empedocle.

Mannino Calogero. Ha presentato, nella legislazione attuale, un solo disegno di legge come primo firmatario, riguardanti modifiche per l’elezione di Camera e Senato, ma ha partecipato a diversi ddl come cofirmatario, tra cui ad esempio l’ istituzione del “Programma nazionale di ricerca, sviluppo e applicazione di tecnologie e metodologie per l’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi”, la “Disciplina dell’acquacoltura biologica”, l’istituzione del titolo di “esperto in medicina manuale vertebrale”, la proposta di nuove norme meno restrittive sulla caccia e l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione emotivo-sentimentale nei programmi scolastici. Qualunque cosa essa sia, ovviamente. Immancabili anche i ddl sulla giustizia, riguardanti, ad esempio, l’ immunità per i membri del Parlamento, la revisione della custodia cautelare e sul cosiddetto “diritto all’oblio” su internet. Mannino è tra i parlamentari che hanno firmato il ddl per l’istituzione della celebre zona franca, ma è nelle interpellanze e mozioni che ha dato il meglio di se. In totale ne ha depositate ad oggi 24. Tra queste, una sul Duomo di Naro, due sul costo dei carburanti per le marinerie, due sui collegamenti tra la Sicilia e Lampedusa e Pantelleria e altri sulla creazione di un marchio Dop per il passito di Pantelleria e sulle tasse che gravano sull’esportazione di vino. Ovviamente tutto questo non è stato fatto, inutile dirlo, per il fatto che Mannino possiede due stabilimenti vitivinicoli, di cui uno a Pantelleria che produce anche passito.

Marinello Giuseppe Francesco Maria. E’ il campione incontrastato tra i parlamentari agrigentini dal punto di vista della creazione di ddl soprattutto come primo firmatario (31 in totale). Si è occupato di moltissimi temi, soprattutto quelli collegati alla professione medica e la salute, non disdegnando l’istituzione di qualche bella giornata commemorativa, come quella in memoria delle vittime del comunismo” – sostenuta anche da Vincenzo Fontana-, la giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall’incuria dell’uomo, una festa della democrazia italiana, e ha chiesto l’istituzione della giornata nazionale del Calendario gregoriano. E’ il firmatario dell’emendamento del ddl stabilità del novembre 2012 che stanzia 10 milioni di euro per la ricostruzione del Belice a 44 anni dal sisma. A chi gli chiedeva spiegazioni di un provvedimento di questo tipo rispose: La stampa parla molto spesso di parlamentari lontani dal territorio, io sono un parlamentare del territorio e me ne vanto”. Tra i suoi poliedrici interventi anche una proposta per la riduzione del carico fiscale gravante sui consumi energetici nell’isola e un censimento per la riemersione dei beni archeologici in possesso di privati. E’ tra i firmatari del ddl per la concessione del contributo straordinario in favore del comune di Lampedusa e Linosa, per affrontare l’emergenza derivante dall’afflusso straordinario di immigrati extracomunitari, ma si è anche occupato, insieme a Gabriella Carlucci, di un ddl che proponeva una deroga ai vincoli sulla caccia allo storno e di cofirmare un ddl che avrebbe impegnato l’affissione in uffici pubblici e scuole di Crocifisso e del ritratto del presidente della Repubblica. Lui, un “parlamentare del territorio” ha anche pensato di firmare per il riordino delle professioni del turismo montano. Come esponente del Pdl non ha potuto non occuparsi di giustizia: primo firmatario per il ddl che rivedeva i codici in materia di intercettazioni utilizzate per procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte, è stato cofirmatario per il ddl sulla responsabilità civile dei magistrati. Con ricadute territoriali, invece, il ddl come primo firmatario riguardante disposizioni sulla qualità degli oli extravergini di oliva. Marinello, comunque, ha dato il suo meglio nelle interpellanze e nelle mozioni: in totale sono 161, più del doppio di tutti i colleghi agrigentini. Ha posto il proprio “no”, così come hanno fatto altri, alle trivellazioni nel Canale di Sicilia, alla costituzione di un impianto biomasse a Ribera, alla costituzione di un impianto a Biogas a Sciacca, alla realizzazione di impianti eolici off shore, si è schierato apertamente contro la gestione della discarica ad opera della Sogeri a Sciacca, ma, e suona un po’ stonato, ha anche presentato un atto in cui avanzava dubbi sulla facilità con cui si bloccano le opere su segnalazione delle associazioni ambientaliste. Ha parlato di viabilità interna, fondi corecom alle tv locali, pesca, commissariamento dei comuni inadempienti verso gli Ato, dei problemi del quartiere Fucicchia Santa Maria a causa degli odori prodotti da una fabbrica di ammandante, della crisi finanziaria dell’Accademia nazionale di danza, della Banca del cordone ombelicale di Sciacca, della situazione del Comune di Licata durante l’arresto di Angelo Graci, del San Giovanni di Dio, della crisi del Comune di Castrofilippo dopo lo scioglimento per mafia e ha anche presentato una richiesta, per l’istituzione di una commissione che si occupasse del Liceo Classico “Tommaso Fazello” di Sciacca, reo di aver promosso una iniziativa su politica mafia e corruzione, senza invitare la maggioranza. Si è anche occupato di segnalare al Ministero casi di istigazione all’odio su Facebook contro il Papa e Silvio Berlusconi e di proporre test psico-attitudinali all’esame per l’accesso al ruolo di magistrato.
Messina Ignazio. Come primo firmatario, oltre ad alcune modifiche sulla legge 6 agosto 2008, n. 133, in materia di gestione del servizio idrico integrato e dei consorzi di bonifica e irrigazione – tema questo sul quale è tornato più volte – ed uno sulla modifica della disciplina sulle aliquote e la riduzione delle emissioni per la produzione di idrocarburi, ha presentato un disegno di legge insieme a Leoluca Orlando per la concessione di un contributo straordinario per “l’attuazione di un piano d’emergenza per il settore turistico di Lampedusa e della provincia di Agrigento” nel 2011 per un totale di 30 milioni di euro, mai realizzato. Come cofirmatario ha apposto il proprio nome in calce a diversi ddl circa la riduzione del costo della politica, campagna condotta a livello nazionale dall’Idv e su diversi reati di natura sessuale e mafiosa. Ha co firmato l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse ma anche un ddl in materia di sanzioni penali e amministrative per violazioni della disciplina dell’attività venatoria. Ha proposto, sempre come cofirmatario, l’ istituzione del Comitato nazionale contro le frodi nel settore assicurativo e la proposta per l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione alimentare e dell’educazione ai diritti umani nei programmi scolastici, oltre che una proposta per la tutela professionale dei lavoratori del settore dello spettacolo, dell’intrattenimento e dello svago. E’ tra i firmatari per l’istituzione della giornata nazionale contro l’omofobia, ma anche dei ddl per la tutela e la valorizzazione degli olivi secolari e per il sostegno alla produzione della frutta in guscio e la coltivazione delle castagne. In totale ha presentato 60 tra mozioni e interrogazioni. Vari i temi: primavera araba, crisi del settore agricolo, dubbi sulla celeberrima Commissione unica nazionale dei conigli vivi da carne da allevamento nazionali, la costruzione della centrale a biomasse di Menfi e impianti geotermici sul territorio saccense, la costruzione del rigassificatore di Porto Empedocle e le perforazioni petrolifere nel canale di Sicilia (esprimendo contrarietà in tutti e quattro i casi) e la tutela dei collaboratori di giustizia. Messina, inoltre, si è dimostrato molto sensibile verso le problematiche del territorio calabrese. Beh, in fondo una volta eravamo Regno delle due Sicilie.
Ruvolo Giuseppe. E’ autore di due ddl come primo firmatario (uno per la costituzione di un “osservatorio euro-mediterraneo sull’informazione e la partecipazione nelle politiche ambientali e azioni di sviluppo economico sostenibile locale per il rafforzamento della cooperazione regionale e dei processi di pace”) e ha apposto la sua firma a disegni di legge tra i più disparati, come le “disposizioni in materia di detenzione responsabile dei cani”, il riconoscimento e regolamentazione della medicina omeopatica, dell’agopuntura e della fitoterapia e norme sulla formazione del relativo personale medico e un ddl del 2008 che aumenta le pene per chi imbratta proprietà pubbliche. Si è occupato di mobilità ciclistica, di nuovo ordinamento della polizia locale e ha partecipato alla richiesta per l’istituzione di una ‘Giornata nazionale della sicurezza sul lavoro’. Se Ruvolo ha firmato le proposte già citate della concessione di un contributo straordinario in favore del comune di Lampedusa e Linosa, e l’istituzione di una zona franca nella provincia di Caltanissetta ha apposto la sua firma anche per “Disposizioni per favorire la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle isole minori”, tra cui le due isole dell’Agrigentino. La sua firma è presente anche nel ddl che propone la modifica del codice civile per quanto riguarda il diritto di visita dei nonni ai propri nipoti, in uno che introduce l’obiezione di coscienza per i Farmacisti e in diversi sul tema del Fine vita, oltre che in un ddl per la riduzione dei parlamentari e uno sul riordino delle competenze dell’Agenzia spaziale italiana. In totale ha firmato 78 tra interpellanze e interrogazioni. Tra queste, una sul San Giovanni di Dio di Agrigento, una sull’occupazione giovanile nel sud Italia, una riguardante le azioni vandaliche degli ultras serbi allo stadio Ferris di Genova, una sui ritardi nei cantieri per la realizzazione e potenziamento delle dighe siciliane, e poi sulla questione immigrazione a Lampedusa, sul traffico di cuccioli di cani con i paesi comunitari e sul taglio da parte di Trenitalia delle corse a lunga percorrenza da e per Agrigento.
Giuseppe Scalia. Sul suo profilo personale non sono presenti disegni di legge come primo firmatario in questa legislatura, nè interpellanze. Come cofirmatario si è occupato di temi comuni agli altri esponenti del Centro destra. Si è però cimentato anche in un decreto legge per istituire il divieto di utilizzo delle apparecchiature generanti raggi ultravioletti a scopo estetico da parte di soggetti minorenni, nella proposta di legge per un contributo in favore della Stamperia Braille e del Polo tattile multimediale di Catania, che rappresenta uno dei pochissimi avvicinamenti alla terra natìa, e in quella per la promozione dell’educazione finanziaria nelle scuole. Vi è poi il già citato disegno di legge circa l’istituzione di una zona franca tra Agrigento, Caltanissetta ed Enna ma ha anche firmato un disegno di legge per la tutela dell’immagine della donna e la prevenzione della discriminazione di genere nella pubblicità e nelle trasmissioni televisive. Co firmatario del disegno di legge per l’istituzione del servizio ‘Mamme di giorno’ per l’assistenza domiciliare all’infanzia, ha appoggiato anche la proposta per inserire agevolazioni fiscali per l’acquisto di mobili e accessori per l’arredamento della prima casa da parte di nuove coppie, così come il sostegno alle imprese che subiscono ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione. Altri temi caldi affrontati nei ddl di legge – degli altri – sono l’usura e la prostituzione oltre il riordino delle competenze del’Agenzia spaziale italiana – come Ruvolo- e quello sulla consumazione degli oli di oliva – insieme a Marinello -. lasicilia

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Una Risposta per Cosa hanno fatto per noi i parlamentari agrigentini ?

  1. Leggendo queste recensioni si rafforza sempre di più la mia tesi: un complesso di inutilità politica che ha prodotto (per loro) solo la riconferma nella “graduatoria” delle liste elettorali…
    Che scempio! Siamo proprio messi e rappresentati bene…

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