La vendemmia come si faceva nell’antichità

La vendemmia come si faceva nell’antichità

Last updated on Gennaio 11th, 2013 at 08:09 pm

La vendemmia come si faceva nell’antichità

Era la Sicilia che odorava ancora di garibaldino e che, tra i pochi rimpianti per i Borboni cacciati e le molte, troppe deluse aspettative di diventare una terra più amata e meno colonizzata e saccheggiata, si apprestava a compiere i trent’anni d’unità d’Italia. Una Sicilia agricola, ancora arcaica e che resterà cosi ancora a lungo, una Sicilia che viveva anche i tempi della vendemmia secondo un rituale ben preciso, cadenzato da gesti uguali e sempre gli stessi, affabulato da un frasario pressoché identico nel tempo e “vestito” da un corredo campagnolo e contadino.

Qui si “sfossava” aspettando che l’uva diventasse mosto dopo essere stata torchiata o pigiata rigorosamente a piedi nudi. Una danza d’uomo contadina che aveva i suoi ritmi e le sue parole, soprattutto quando veniva il tempo di contare la quantità del mosto. L’associazione di attori vittoriesi capitanata da Emanuele Tolaro ci riprova per la seconda volta a fare rivivere la vendemmia di quando “correva l’anno 1890”.

“E’ importante non solo recuperare e ricordare riti e tradizioni della Sicilia più arcaica- dice Emanuele Tolaro– ma è soprattutto importante che le giovani generazioni, dai ragazzi ai bimbi più piccoli, imparino a conoscere un mondo economico, produttivo e sociale che ha segnato, caratterizzandolo fortemente, il nostro territorio. Non è pensabile che tutto ciò vada dimenticato o rimosso”. Ottocentesca vendemmia che nel baglio di Serra San Bartolo troverà il suo scenario ottimale considerato che al suo interno ospita un antico museo etnografico in cui le”stanze”della memoria trasudano della civiltà contadina. La ricostruzione storica della vendemmia ad opera dell’associazione Sorrisi e Canzoni avverrà sabato 15 e domenica 16 settembre dalle 19 alle 23.

“Un viaggio nella storia – conclude Tolaro – che inizierà cominciando dal salire sul carretto siciliano, da lì si sarà portati al baglio di Serra San Bartolo dove si vivranno insieme i tempi della vendemmia dalla raccolta alla cunta del mosto alla sfossatina sino al momento magico di quanto calava la sera ed era il tempo di cunti e di balli”.

 

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