Luigi Gentile esce da Fli e pensa al nuovo movimento

<strong>Luigi Gentile</strong> esce da Fli e pensa al nuovo movimento

La cosa certa è che il rapporto con Fli è terminato. Ma adesso Luigi Gentile e gli ex finiani agrigentini pensano al futuro. A breve daranno vita a un nuovo movimento politico dove dovrebbero confluire tutti gli eletti della provincia vicini a Gentile.

Luigi Gentile
Luigi Gentile

Ma non solo: lo stesso ex deputato regionale parla di percorso condiviso anche dall’onorevole Livio Marrocco di Trapani. Tanti aspetti accumunano i due soggetti politici: sono ex deputati dell’Ars eletti con il Pdl e poi transitati a Fli.

Entrambi sono stati candidati alle scorse elezioni regionali, ottenendo circa 5.000 preferenze ciascuno che non sono state, però, sufficienti all’elezione perché il partito non supera la soglia di sbarramento regionale. Così, oggi, entrambi sono delusi da Futuro e Libertà perché alle nazionali non hanno ricevuto un buon trattamento. Niente seggio sicuro. Gentile parla dell’offerta del terzo posto nella lista alla Camera (cioè fuori dai giochi) e il ruolo di coordinatore regionale del partito. Proposte non accettate. Così, a breve, partirà questa nuova esperienza.

Ma sulla nuova collocazione all’interno del contesto politico (in termini di alleanze) da Gentile e soci, per il momento, bocche ancora cucite. Le indiscrezioni comunque parlano di un avvicinamento al centrosinistra e al presidente della Regione Rosario Crocetta, ma nessuno conferma.

Nel caso si concretizzasse ciò sarebbe un percorso molto simile a quello avviato da Michele Cimino che ha lasciato Grande Sud per creare il movimento “Voce Siciliana”, collocatosi nel centrosinistra. Intanto alle prossime elezioni politiche in Sicilia non ci sarà nessun candidato del Psi.

Come ci spiega il segretario regionale del Partito socialista, Giovanni Palillo, «c’è un accordo nazionale con il Pd che prevede la presenza di socialisti in una decida di Regioni ma tra queste non c’è la Sicilia. Voteremo Pd ma, ovviamente, se avessimo avuto nostri candidati di un certo rilievo il lista, avendo consiglieri ed essendo radicati nel territorio, è chiaro – conclude Palillo – che il risultato dei socialisti sarebbe stato maggiore».

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