Palermo, addio a Lo Monaco e Gasperini

<strong>Palermo</strong>, addio a Lo Monaco e Gasperini

Non uno, ma due esoneri. Il momento è difficile e Maurizio Zamparini decide di fare piazza pulita. Al solito, licenziamento dell’allenatore, questa volta ha fatto seguito anche il benservito all’amministratore delegato. Via, quindi, Gian Piero Gasperini e via Pietro Lo Monaco.

Zamparini cambia tutto: il nuovo allenatore è Malesani sino a giugno. Via Lo Monaco torna Perinetti come digì
Zamparini cambia tutto: il nuovo allenatore è Malesani sino a giugno. Via Lo Monaco torna Perinetti come digì

Il nuovo corso è legato ad Alberto Malesani, 57 anni, e a Giorgio Perinetti: una novità assoluta il tecnico, un ritorno che sa tanto di rivincita per il dirigente.

Malesani, che avrà quale vice Ezio Sella, che ha legato il suo nome alle ultime due partite del Palermo di Sensi e D’Antoni, che conquistò la promozione dalla C1 alla B, ha firmato un contratto di sei mesi con opzione, in caso di salvezza, per la prossima stagione.

Il nuovo tecnico ha immediatamente scelto di cancellare il ritiro di Roma. La decisione è arrivata proprio mentre i giocatori stavano per salire sull’aereo, che li avrebbe portati nella Capitale. Gli allenamenti saranno a Palermo, vicini ai tifosi, al Tenente Onorato, dove Malesani guiderà questo pomeriggio per la prima volta i rosanero.
Il ritorno di Giorgio Perinetti, che si era dimesso all’indomani della partita di andata giocata a Pescara, definendo la decisione come la «più triste della mia vita», sarà ufficializzato oggi, dopo che Pietro Lo Monaco avrà rassegnato le dimissioni.

La stagione dell’ormai ex amministratore delegato a Palermo è stata breve e priva di vere soddisfazioni. Ha provato a esportare in un’altra realtà il «modello Catania», ma ha trovato ostacoli ovunque. Li ha trovati anche nello spogliatoio, che non ha accettato i suoi metodi. Zamparini ha capito che la frattura era insanabile e ha deciso di licenziare il dirigente, al quale a fine settembre aveva consegnato le «chiavi della società».

Già al termine della partita persa domenica con l’Atalanta, il rapporto era apparso compromesso. Zamparini si era lamentato di una campagna acquisti (25 operazioni, tra acquisti e cessioni) definita non all’altezza di una squadra che deve disputare un finale di stagione da… Europa League per centrare la salvezza. Dopo averci dormito su una notte, ieri Zamparini ha fatto il solito giro di consultazioni telefoniche, poi ha incontrato Lo Monaco, «pianificando» l’addio del dirigente, quindi Gasperini, al quale la sera precedente aveva assicurato la permanenza in panchina. «Come sto? Non troppo bene – ha detto Gasperini – l’incontro con Zamparini praticamente non c’è stato. Il presidente aveva, già, deciso tutto. Sono molto dispiaciuto per come sono andate le cose».

L’esperienza di Gasperini a Palermo è durata 20 partite, che hanno portato in dote in classifica appena 16 punti. Aveva raccolto dopo la terza giornata di campionato il «testimone» da Beppe Sannino, testimone che adesso cederà ad Alberto Malesani. Il tecnico di Grugliasco, che ha vissuto nell’ultimo mese un personale dramma familiare, perdendo prima il padre e poi la madre, è il diciannovesimo allenatore del Palermo esonerato da Zamparini (49 complessivamente nella carrierra di presidente dell’imprenditore friulano).

Ma servirà l’ennesimo (doppio) colpo di spugna per salvare una squadra allo sbando?

Nino Randazzo

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