La paura-retrocessione dei supporter del Palermo. Zamparini ai tifosi “Non seminate odio”

La <strong>paura-retrocessione</strong> dei supporter del Palermo. Zamparini ai tifosi “Non seminate odio”

I cori del Barbera nel corso della sfida-salvezza col Pescara nei confronti del presidente Maurizio Zamparini hanno ferito il patron rosanero.

Maurizio Zamparini
Maurizio Zamparini

Zamparini: «Leggo attonito il fantacalcio Palermo-Zamparini. Voi tifosi non aiutate la squadra a restare in serie A con il vostro atteggiamento negativo. La squadra ha bisogno di amore e qualcuno semina odio. Questo può portare alla serie B».

Tuttavia gran parte dei supporter vedono nero. Anzi, nerissimo. Il doppio turno interno di campionato contraddistinto dalle partite casalinghe con Atalanta e Pescara, due dirette concorrenti per la salvezza, ha portato un solo punto contro i sei che tutti si auguravano. Poco, troppo poco per essere ottimisti. Il pareggio di ieri col Pescara ha fatto irritare in molti.

«A cosa è servito il cambio di allenatore? – si domanda Fabio Stagnitta, impiegato – la squadra ha giocato senza mordente. Sembrava quasi che fosse scesa in campo per forza. Non ci ha messo grinta, non ci ha messo nemmeno volontà e non mi è piaciuta nemmeno l’approccio. Troppi passaggi sbagliati, troppo sterile il possesso di palla con l’incapacità di pungere unita ad una fragilità difensiva incredibile. Due azioni il Pescara ha fatto e nella prima c’è voluta un grande Sorrentino per evitare danni maggiori. Poi il gol di testa con la difesa che ha guardato la partita».
I supporter non sono teneri anche perché vedono il temuto spettro della retrocessione in serie B avvicinarsi sempre di più.

«Se non si vince neppure in casa col Pescara che aveva anche sette titolari fuori – osserva Nuccio Lo Verso, pensionato – allora si merita la serie B. Inutile fare altri discorsi perché la squadra non ha girato. E non penso che le assenza di Miccoli ed Ilicic possano giustificare questo. Non è possibile perché la società si è mossa, a mio avviso bene, in chiave mercato di riparazione».

Sorrentino e Fabbrini sono gli unici che si salvano. Il primo è stato incolpevole sul gol abruzzese ed anzi ha salvato sullo 0-0 un’occasione notevole; l’altro ha siglato il suo primo gol in maglia rosanero dando un’illusoria speranza di vittoria.

«Sono stati bravi – dice Vincenzo Macaluso, operaio – ed hanno tenuto a galla la squadra. Sorrentino doveva arrivare subito. Forse avremo qualche punto in più. Peccato non averlo avuto prima. Di Fabbrini posso dire che non mi sembra un fulmine, ma almeno si da da fare».

Ma c’è chi non capisce la presenza di Dybala per un’ora di gioco e la panchina di Boselli. «Malesani non l’ho capito – sottolinea Giuseppe Amato, studente – ha lasciato per più di un tempo Dybala che ha dimostrato, purtroppo, di non essere un giocatore da serie A. E’ bravo, ma è inconcludente ed in A ci vuole ben altro. Quel ben altro che ha dimostrato Boselli che dopo trenta secondi dal suo ingresso stava segnando. Penso che Boselli, con Miccoli ed Ilicic dietro possa fare cose buone ma la squadra si deve svegliare sennò… ». Antonio Fiasconaro (ha collaborato Edoardo Ullo)

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