Ode al carciofo. Gustoso e salutare celebrato nelle sagre

<strong>Ode al carciofo</strong>. Gustoso e salutare celebrato nelle sagre

Last updated on Marzo 21st, 2013 at 08:48 am

Gli appuntamenti. Il 10 “Carciofiamo” tra Palermo e Trapani, dal 15 al 18 a Niscemi, poi Ramacca e Cerda.

Ode al carciofo, pianta antica conosciuta da egizi, greci e romani, coltivata in Sicilia dagli arabi da cui abbiamo ereditato il nome e ancora oggi tra gli ortaggi più importanti per l’economia dell’isola.

Carciofo Spinoso di Menfi
Carciofo Spinoso di Menfi

Una pianta celebrata con feste e sagre che si aprono già in questi giorni per arrivare fino alle porte dell’estate nelle località storicamente votate alla coltivazione, come le zona di Niscemi e Ramacca, patria del violetto.

E da riscoprire nelle varietà di nicchia come lo spinoso tradizionale di Menfi dove è attivo un presidio Slow Food.

Gustosi e ricchi di fibre, i carciofi hanno poche calorie ma posseggono calcio, fosforo, ferro, magnesio e potassio. Le qualità straordinarie di questa pianta sono così numerose che l’elenco sembra una enciclopedia del benessere: sono antiossidanti, diuretici e hanno virtù depurative, attive contro pelle grassa e cellulite, sono consigliati contro colesterolo, diabete, ipertensione; stimolano il fegato, calmano la tosse, purificano il sangue, fortificano il cuore, contrastano i calcoli. A crudo sono particolarmente benefici per il fegato, favorendo diuresi e secrezione biliare.

I carciofi sono gustosissimi e versatili in cucina, adatti a mille ricette, dai tradizionali “cacoccioli arrustuti”, immortale simbolo siculo della scampagnata e della grigliata della domenica, ai carciofi in umido, cotti in pentola con qualche fetta di limone, ripieni di pangrattato, aglio o cipolla, prezzemolo, e mangiati foglia a foglia nelle sere d’inverno, ai cuori fritti, a vapore, bolliti o a far da ripieno alle frittate, con il riso e con la pasta, sposati ai gamberi o alla zucca, sott’olio o crudi in insalata, nelle varianti della caponata o della parmigiana. E ancora nella più primaverile, fresca e succulenta delle minestre: fave, piselli e carciofi.

Si rende onore in questi giorni al carciofo con la rassegna gastronomica “Carciofiamo” che intreccia gusto e tradizione e che nata per iniziativa di uno chef romano si è allargata a numerose città italiane. Dopo la cena dello scorso mercoledì, con il menu di Salvatore Candia, la kermesse viene riproposta domenica a Trapani all’Officina gastronomica e nella terrazza della Rinascente a Palermo con un sunday brunch dalle ore 12.30. Le due cucine, a Trapani e a Palermo, saranno collegate in diretta video tra loro per simpatici scambi di opinione tra cuochi.

Ma l’appuntamento più ricco e gustoso è nel weekend dal 15 al 18 marzo con la XXXIII edizione della “Sagra del Carciofo” a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, che propone anche quest’anno un ricco calendario: degustazioni di piatti tipici a base di carciofi, “cacucciulata”, manifestazioni sportive, spettacoli musicali e intrattenimenti vari, convegni e attività culturali.

Un appuntamento che promuove l’agricoltura e l’artigianato della città con numerosi stand espositivi di carciofi violetti, tipici di questa zona, con decine di stand, tra degustazioni e preparazioni dal vivo, prodotti ortofrutticoli ed artigianali locali che in ogni edizione registra la presenza di migliaia di visitatori, fino a 80 mila, e tantissimi espositori.

Tanto che Niscemi – nota alle cronache degli ultimi mesi soprattutto per la resistenza agguerrita contro il Muos – viene unanimamente considerata la capitale del carciofo. La Sagra si apre il 15 pomeriggio con i gruppi folcloristici e la sfilata in costume. Sabato si alterneranno manifestazioni sportive, convegni e recital di poesie (alla Biblioteca comunale), spettacoli organizzati dalle scuole. Ogni sera, dalle 21, spettacoli musicali e di intrattenimento. Ad arricchire il menu della domenica il raduno di vespe e auto d’epoca e nel pomeriggio, nella bellissima piazza Vittorio Emanuele, cuore della cittadina, si svolgerà il corteo storico seguita dall’esibizione di mangiafuoco e artisti di strada. La sagra quest’anno ha un “prolungamento” a lunedì 18 marzo con la visita ai tradizionali “altari di San Giuseppe” (alle 18) con animazioni, balli folcloristici e spettacoli musicali.

Da non perdere una passeggiata al Belvedere, la storica terrazza panoramica da dove si può ammirare il paesaggio della piana di Gela e se si è fortunati allungare l’occhio verso i comuni circostanti. E per godere ancora di più della nostra campagna, si può fare anche una piccola escursione alla riserva della “sughereta”.

La stagione dedicata al carciofo proseguirà con la sagra di Ramacca, in provincia di Catania, dal 5 al 7 aprile, tra musica, stand, folclore, prodotti tipici, e poi a fine mese, giovedì 25, la sagra di Cerda nel Palermitano (per informazioni te. 091.8999808), dove è prevista la degustazione dei carciofi spinosi (arrosto o trifolati), cucinati in diversi modi, accompagnati da pane e vino locali. lasicilia

 

Gruppo facebook Carciofo Spinoso di Menfi

Scrivi un commento da Facebook

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *