Turismo, Sicilia svegliati dall’incubo

<strong>Turismo</strong>, Sicilia svegliati dall’incubo

E’ letteralmente indecente che in un Paradiso turistico come la Sicilia gran parte degli alberghi siano aperti pochi mesi l’anno e quasi mai siano al completo. Sì, imprenditori animati da un fortissimo spirito d’avventura e propensi al rischio continuano ad aprirne, ma è pur vero che tanti altri chiudono e uno di loro, nella meravigliosa Lipari, l’altro giorno si è suicidato per i troppi debiti.

Valle dei Templi di Agrigento
Valle dei Templi di Agrigento

Gli uppercut della crisi mettono al tappeto anche sperimentati tour operator e molte agenzie di viaggio cessano l’attività visto che parecchi ormai s’informano, prenotano e pagano in via telematica.

Ma nessuno può cancellare le bellezze della Sicilia e le potenzialità del suo turismo restano enormi anche per il valore aggiunto rappresentato dai suoi beni culturali (archeologia, monumenti, musei, biblioteche) che pochissimi altri luoghi nel mondo sono in grado di vantare sia per numero sia per qualità.

Da un po’ questi due settori-cardine della Regione sono attraversati da vuoti gestionali che stanno producendo preoccupanti effetti negativi proprio mentre le difficoltà interne ed esterne suggeriscono un deciso cambio di passo per la moltiplicazione degli sforzi. Certo Rosario Crocetta, che ha fama di non essere svagato né svogliato (ma secondo i suoi detrattori a volte improvvisa) e quanti sostengono il suo impegno queste cose le sanno benissimo. E il presidente della Regione è corso ai ripari con la nomina di due giovanissime: al Turismo Michela Stancheris, bergamasca, sua segretaria da tempo, e ai Beni culturali l’archeologa siracusana Maria Rita Sgarlata, in sostituzione rispettivamente di Franco Battiato e Antonino Zichichi.

Inutile disquisire, sottilizzare, interrogare. Infatti bisogna agire in fretta: il bicchiere è colmo di cicuta e non di allettanti e benefici infusi aromatici. Chi ha dimestichezza con le statistiche sa che le attuali perdite del turismo italiano sono valutate in tre miliardi di euro e che gli indicatori rassicuranti sono azzerati dagli impervi percorsi tracciati da 5 anni consecutivi di recessione.

In un contesto così precario, peraltro estensibile a tutti i comparti specie nelle zone tradizionalmente deboli e in ritardo come la Sicilia e l’intero Mezzogiorno europeo, dovrebbero vedere decuplicate le iniziative e non essere costrette ad assistere al volo libero delle farfalle. In questo senso un grande artista come Franco Battiato e uno studioso di fisica come Antonino Zichichi erano serviti a dimostrare che la Regione si proponeva di “volare alto” utilizzando prestigiosi protagonisti della sua scena migliore, ma poi all’atto pratico della gestione quotidiana sono mancati all’appuntamento.

Nella vita pubblica il cursus honorum è e dev’essere importante, però c’è anche bisogno di sbracciarsi e di manovrare il timone senza limiti geografici e temporali. La Sicilia, che potrebbe ben essere la California d’Italia con turismo e cultura aggiunti all’agricoltura, ha assoluto bisogno di impegni eccezionali che potremmo ben definire fuori dal comune.

E se Cipro (in tutto un milione di abitanti, estesa solo poco più di un terzo della Sicilia) diventa un “caso mondiale” perché da Paradiso fiscale turba gli eurosogni, semmai c’è da chiedersi perché da Paradiso turistico la Sicilia gli eurosogni non li eccita proprio e anzi provoca incubi.

Una prima risposta per quanto riguarda il turismo e la fruizione dei beni culturali fa ritenere urgente e indispensabile mettere in campo una lunga serie di iniziative a cominciare da quelle che riducano drasticamente le attuali altissime spese di viaggio e assicurino campagne pubblicitarie e promozionali di portata internazionale, che facciano scomparire le strade letamaio, che propongano al meglio agli ospiti gli incommensurabili tesori della Sicilia. Eccetera.

Il da farsi è tantissimo. Cominciamo a lavorare finalmente come si deve anche perché la concorrenza va a 100 all’ora (vedi i prezzi decisamente inferiori delle Baleari, della Riviera romagnola e di un’infinità di altre mete delle vacanze).

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