Bilancio della Regione siciliana: Depositato il maxiemendamento. Manovra da oltre due miliardi

<strong>Bilancio della Regione siciliana</strong>: Depositato il maxiemendamento. Manovra da oltre due miliardi

Con la manovra il governo recupera 2,12 miliardi per il 2013 che vengono utilizzate per coprire le spese non previste nel bilancio pari a 2,11 miliardi determinando così un saldo positivo netto da impiegare di 12,4 milioni.

Il governo Crocetta ha appena depositato all’Assemblea il maxi emendamento (composto da una settantina di articoli) alla legge di stabilità. Complessivamente la manovra ammonta a 996,89 milioni di euro di maggiori entrate e a minori spese per 1,13 miliardi di euro, riequilibrando il bilancio. Con la manovra il governo recupera 2,12 miliardi per il 2013 che vengono utilizzate per coprire le spese non previste nel bilancio pari a 2,11 miliardi determinando così un saldo positivo netto da impiegare di 12,4 milioni.

Luca-BianchiLe proroghe ai precari variano: per alcune categorie la copertura finanziaria è fino al 31 luglio, per altre fino alla fine del 2013. In sintesi, però, le proroghe sono arrivate per gli “esperti” della Protezione civile e del dipartimento acque e rifiuti, per i dipendenti di Consorzi di bonifica, Eas, Esa, e per gli ex Pip di “Emergenza Palermo”. Abolito il Ciapi di Palermo (i dipendenti passeranno a quello di Priolo), mentre per le Partecipate, si conferma il blocco delle assunzioni: le nascenti società potranno solo assorbire dipendenti provenienti dalle liquidate. Nasce anche l’ufficio che dovrebbe essere guidato da Tano Grasso. Ma non sarà un dipartimento, bensì un’Autorità regionale per la vigilanza sui contratti. A dirigerla, si legge in Finanziaria, una personalità dalla “comprovata esperienza anti-mafia”.

Previsto anche il ricorso a un mutuo da 360 milioni, per contribuire al ripianamento del disavanzo iniziale di un miliardo. E rispunta, poi, la nuova versione della cosiddetta “Tabella H”. Sarà finanziata da un Fondo da 25 milioni. Ma il finanziamento a “enti, Teatri, fondazioni ed altri organismi di diritto pubblico è subordinato al riconoscimento negli statuti della partecipazione delle Regione agli organi di amministrazione e controllo”.

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