Femmincidio: violenza sulle donne, alla Camera la ratifica la convenzione di Istanbul

<strong>Femmincidio: violenza sulle donne</strong>, alla Camera la ratifica la convenzione di Istanbul

Femmincidio: violenza sulle donne, alla Camera la ratifica la convenzione di Istanbul.

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Un iter parlamentare che non ha fatto mancare polemiche e discussioni: ieri durante la discussione l’aula era semideserta, presenti un centinaio di deputati, quasi uno su sei. Il presidente Laura Boldrini ha espresso tutto il suo rammarico, bacchettando i deputati assenti: “Basta con la violenza travestita da amore” ha detto l’ex rappresentante dell’Onu commentando le ultime tristi vicende che hanno visto donne vittime di soprusi e violenze. “Per la prima volta – ha aggiunto la Boldrini – grazie alla ratifica di questa Convenzione la violenza contro le donne viene incardinata nell’ambito della violazione dei diritti umani. Ovvero dei diritti fondamentali della persona”.

No Violenza DonneNel giorno dei i funerali di Fabiana la ragazza bruciata viva dal fidanzato. la Camera approva unanimemente la ratifica della Convenzione di Istanbul. Dopo Albania, Montenegro, Repubblica Ceca, Turchia anche l’Italia dunque riconoscerà la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione.

La Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica (aperta alla firma l’11 maggio 2011 nella capitale turca e poi siglata nello scorso settembre a Strasburgo), è il trattato internazionale di portata più ampia che ci sia per affrontare il fenomeno della violenza contro le donne.

Un iter parlamentare che non ha fatto mancare polemiche e discussioni: ieri durante la discussione l’aula era semideserta, presenti un centinaio di deputati, quasi uno su sei. Il presidente Laura Boldrini ha espresso tutto il suo rammarico, bacchettando i deputati assenti: “Basta con la violenza travestita da amore” ha detto l’ex rappresentante dell’Onu commentando le ultime tristi vicende che hanno visto donne vittime di soprusi e violenze. “Per la prima volta – ha aggiunto la Boldrini – grazie alla ratifica di questa Convenzione la violenza contro le donne viene incardinata nell’ambito della violazione dei diritti umani. Ovvero dei diritti fondamentali della persona”.

Laura Boldrini, voto ieri esercizio di democrazia bellissimo
L’approvazione di ieri alla Camera all’unanimità della Convenzione di Istanbul, “uno strumento giuridicamente vincolante per gli Stati per combattere e prevenire la violenza contro le donne”, è stato “un esercizio di democrazia bellissimo”. Lo ha sottolineato la presidente della Camera Laura Boldrini, intervenendo a Uno Mattina. “Questo e’ il primo passo -ha aggiunto Boldrini– perchè poi dovrà andare al Senato e solamente allora ci sarà la ratifica della Convenzione. Ma poi bisogna dare seguito a che ci sia una legge che metta in atto quello che la Convenzione chiede agli Stati di fare, con una copertura finanziaria”.

Kyenge: un voto che fa bene
“È un voto che fa bene e che incoraggia – sottolinea il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge -. Non potremo mai assuefarci all’orrore di gravissimi fatti di cronaca contro le donne, ma neanche alla tante e continue violenze domestiche e nei luoghi di lavoro”. Il ministro si augura che “adesso il Senato approvi rapidamente il disegno
di legge”.

Idem: un segnale forte
“Il nostro Paese manda un segnale forte e deciso per contrastare il fenomeno del femminicidio e della violenza domestica – osserva il ministro per le Pari opportunità Josefa Idem -. Per una tragica coincidenza, il passaggio alla
Camera del documento avviene proprio nel giorno dei funerali di Fabiana Luzzi, la sedicenne di Corigliano calabro uccisa dal fidanzato. Vorrei che la famiglia di Fabiana e tutte le donne vittime di soprusi sentano il voto della Camera come una reazione efficace del Governo e delle Istituzioni ad ogni fenomeno di violenza di genere”.

Carfagna: sì alla convenzione messaggio chiaro
“Con l’approvazione della Convenzione di Istanbul – scrive in una nota Mara Carfagna, portavoce dei deputati Pdl – il Parlamento non ha soltanto introdotto norme moderne ed efficaci contro la violenza sulle donne, ma anche compiuto un gesto simbolico da non sottovalutare. È significativo, infatti, che una delle primissime leggi approvate -con rapidità e consenso unanime – in questa legislatura sia proprio per la sicurezza delle donne, contro il femminicidio. Si tratta certamente di una prova di maturità del sistema politico che fa ben sperare per il prosieguo dei lavori, di un messaggio chiaro di vicinanza alle vittime e di monito ai potenziali aggressori”.

Brambilla: un primo passo importante
“Il voto di oggi – commenta Michela Vittoria Brambilla, consulente di Berlusconi per i temi etici e sociali – è un traguardo importante, auspicato fin da quando, nel settembre scorso, l’Italia ha sottoscritto il testo della convenzione, ma si tratta solo del primo passo di un cammino che prevede il completamento del processo di ratifica e soprattutto il rapido adeguamento delle norme interne alle prescrizioni del trattato”. A questo proposito Brambilla ricorda che deve essere ancora attuata la norma sul risarcimento dei danni accordato dallo Stato: “Non sarebbe soltanto la giusta risposta al preoccupante incremento dei casi di violenza contro le donne, sempre più spesso con esiti mortali, ma la naturale prosecuzione di un ciclo di sviluppo normativo sui temi della parità e della tutela delle donne che ha veduto protagonisti i Parlamenti delle ultime legislature e, con un ruolo d’impulso, i governi Berlusconi: dalla novella costituzionale del 2002 sulla parità di accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive all’introduzione, nel 2009, del reato di stalking, dell’arresto obbligatorio in flagranza per la violenza sessuale e la violenza sessuale di gruppo e del gratuito patrocinio, anche in deroga ai limiti di reddito, a favore della persona offesa da alcuni reati a sfondo sessuale”.

Finocchiaro: il Senato farà presto
“Bene l’approvazione alla Camera della Convenzione di Istanbul. Per Fabiana (la ragazza di Corigliano uccisa dal fidanzato, ndr) e tutte le altre ora approviamola in fretta anche al Senato”. Lo ha scritto su Twitter la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari Costituzionali.

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