Fabrizio Miccoli chiude la storia rosanero

<strong>Fabrizio Miccoli</strong> chiude la storia rosanero

Il fantasista del Palermo rompe il silenzio stampa e parla del suo futuro.

Gli ultimi due anni di carriera, poi appenderà le scarpe al chiodo. Fabrizio Miccoli interrompe il silenzio che si era imposto e svela programmi e progetti per il futuro. Un futuro che non sarà più al Barbera con il Palermo, squadra della quale è il capocannoniere assoluto con 81 reti ed il primatista assoluto di presenze nel massimo campionato (165).

Fabrizio Miccoli

A 34 anni (da compiere il prossimo 27 giugno), è tempo di pensare al domani.

La carriera in rosanero si è chiusa il 19 maggio con un gol contro il Parma nell’ultima di campionato persa 3-1.

Si è chiusa, purtroppo, con la retrocessione in serie B. L’addio del Palermo a Miccoli sarà sancito nell’incontro in programma nei prossimi giorni tra il consigliere di amministrazione rosanero, Giorgio Perinetti e l’agente del “Romario del Salento”, Francesco Caliandro.

Il contratto del capitano è in scadenza, ma ormai le scelte della società sono note: giocatore e club prenderanno strade diverse. L’intenzione di Miccoli è di spararsi le ultime cartucce da calciatore per poi voltare pagina. «Voglio giocare ancora due stagioni e poi smettere – ha detto l’attaccante di Nardò in una intervista rilasciata a “Spot Tv” – a 36 anni la condizione fisica me lo imporrà».

L’obiettivo di Miccoli è di trovare una squadra che gli proponga un progetto serio ed un biennale interessante. In serie A c’è stato un sondaggio da parte del Torino di Urbano Cairo prima (che lo avrebbe voluto già a gennaio scorso) e poi del Parma. Il presidente Ghirardi ha lasciato la porta aperta, anche se ha rimandato a fine mercato qualsiasi discorso.
Difficile, difficilissimo che Zamparini cambi idea presentandosi con un biennale e così l’ipotesi più naturale per il “fine carriera” è che Miccoli torni a casa chiudendo con la maglia della squadra per la quale è un tifoso sfegatato. Maglia che non ha mai indossato. «Chiudere al Lecce sarebbe bello – ha ammesso l’attaccante pugliese – conosco bene il presidente Tesoro, ma non vanno in serie B è impossibile».

Il destino del Lecce si deciderà domenica prossima nella finale di ritorno dei play off promozione contro il Carpi. I salentini per assicurarsi la serie B ed “ipotecare” il futuro di Miccoli dovranno vincere per ribaltare lo 0-1 dell’andata. Ma il Lecce è, comunque, un’opzione importante, ma non la priorità.

“Quello che sto cercando – ha ribadito Miccoli – è un contratto biennale. Non ho molte preferenze: indosserò la casacca di chi mi offrirà un contratto”. Nell’intervista rilasciata a “Stop Tv”, il capitano del Palermo ha anche parlato di un leccese con il quale in passato è andato in rotta di collisione. «Antonio Conte? Ho avuto degli screzi con lui, ma adesso è tutto risolto – ha spiegato il “Romario del Salento” – sono sempre stato una persona schietta e sincere. I problemi con lui erano noti a tutti, non ne abbiamo fatto mistero. Ora, comunque, con Conte ho un rapporto più tranquillo».

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