Tony Cairoli, 7º sigillo iridato

<strong>Tony Cairoli</strong>, 7º sigillo iridato

Era già entrato nella storia disputando la sua prima gara iridata nel 2002 a soli 17 anni. Da quel giorno ne ha fatta di strada Tony Caorili, il pilota di Patti, che domenica con un Gp d’anticipo s’è aggiudicato il 7° titolo iridato in carriera nel motocross, il 5° consecutivo nella classe regina, la MX1, dopo i due vinti nella classe MX2.

Antonio CairoliIl pilota messinese con la sua KTM 350 ufficiale del Team De Carli, quest’anno ha disputato una stagione che l’ha consacrato tra i più grandi campioni di sempre del motocross mondiale, secondo per il momento solo ad una leggenda di questa specialità: il belga Stefan Everts che in 15 anni di attività di Gp ne aveva vinti 101 e aveva conquistato 10 titoli iridati. Con la vittoria in gara-1 di ieri nel Gp d’Inghilterra, Tony Cairoli si trova adesso al secondo posto nella classifica di sempre dietro a Everts, ma davanti all’altro belga Joel Smets che di titoli ne aveva vinto 5 in 500 e 650 disputando 57 Gp, primo grande campione nell’era delle moto a 4 tempi.

E con il risultato di domenica sul circuito di Matterley Basin a Winchester dove in passato incoronavano i re d’Inghiltrerra, Tony Cairoli ha ha eguagliato nei titoli consecutivi vinti Valentino Rossi nella velocità ed è solo dietro a Giacomo Agostini, 6 mondiali di fila all’attivo. Mentre nella storia di tutti i tempi del motociclismo italiano, Cairoli il più titolato nel cross, è dietro, tra tutte le specialità, ad Agostini 15 titoli.

«Sono felicissimo per il settimo mondiale – grida forte a fine gara Cairoli con a fianco il papà Benedetto e la fidanzata, l’olandese Jill Cox – è stato bellissimo come sempre arrivare al traguardo ed essere festeggiato dal team e da amici e parenti. Fantastico riconfermarsi campione del Mondo. Ringrazio la Ktm, il team De Carli e tutti quelli che mi supportano. Volevo vincere la manche e ci sono riuscito e mi sono divertito. La pista era difficile così prima ho studiato la pista, poi ho agganciato il belga Clemente Desalle e l’ho passato… ».

E poi l’apoteosi con Cairoli che a fine gara-1 è stato letteralmente travolto e via ai festeggiamenti con gara-2 che è diventata praticamente una passerella con Cairoli ormai deconcentrato che ha fatto degli errori che non sono certo del suo repertorio abituale, fatto di guida eccezionale e classe innata e in mezzo al fango sembra volare. Desalle secondo in gara-1 s’è consolato vincendo gara-1 e il Gp mentre Cairoli con il titolo già in tasca chiudeva la manche al 18° e il Gp al 7° posto, ma ormai non contava più.

«Velocità, fango e gloria», sono le tre parole che Tony Cairoli che s’è fatto tatuare sulle spalle. E dopo l’ennesimo trionfo di ieri, queste tre parole racchiudono lo spirito di questo pilota di Patti, capace ieri di compiere l’ennesima grande impresa entrando definitivamente nella storia del motocross mondiale. Adesso il futuro è tutto suo e anche se dagli Stati Uniti continuano le richieste per vederlo correre nel Supercross, Cairoli è destinato in Europa a dominare ancora la scena iridata per molti anni facendo sognare altri giovani che come lui hanno cominciato la carriera nel Supermarecross in Sicilia. Cairoli col Moto Club Trinacria dei fratelli Cutroneo aveva mosso i primi passi nel motocross, anche se già a 7 anni papà Benedetto lo aveva già messo sopra una moto.

Adesso la definitiva consacrazione con Tony Cairoli che ormai è tra i grandi delle due ruote, pronto a regalare altre grandi emozioni e sempre con il Team di Carlo De Carli che con il titolo vinto ieri dal suo pupillo è arrivato a quota 8 visto che nel 1998 aveva già vinto il Mondiale con Chicco Chiodi.

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