Vino, pasticcini e caciocavallo la cultura del gusto parla ibleo

Vino, pasticcini e caciocavallo la <strong>cultura del gusto</strong> parla ibleo

Il food made in Ragusa continua a ricevere riconoscimenti di grande importanza a testimonianza di una serie di caratteristiche di qualità che l’enogastronomia iblea ha con fatica non solo conquistato ma anche fatto conoscere.

presidio_slow_food_ragusanoParla anche ibleo l’attesissima classifica dei migliori vini nel mondo stilata dalla prestigiosa rivista “Wine Spectator”.

Nella top 100 dell’anno 2013, ci sono 16 vini del Belpaese in classifica. Come nel 2012, di cui 5 piemontesi (4 Barolo ed 1 Barbaresco) e 6 toscani (2 Brunello di Montalcino, 1 Chianti Classico, 1 Nobile di Montepulciano, 1 Bolgheri e 2 Igt Toscana). Al numero 50 c’è la Sicilia, con il Cerasuolo di Vittoria Classico 2010 di Cos di Vittoria. Ma non si eccelle solo nel vino.

Un altro importante riconoscimento arriva per la pasticceria iblea. Il “Caffè Sicilia” di Ragusa è stato infatti premiato in occasione della tre giorni di Golosaria tenutasi al Superstudio di Milano. Maurizio Tasca, con la moglie Agata Lacognata, ha ricevuto direttamente dalle mani del noto giornalista Paolo Massobrio il riconoscimento ideato dal club Papillon, associazione nazionale che ha come finalità la riscoperta dell’originalità di una cultura popolare attraverso il gusto. Un movimento di consumatori con oltre 6.000 soci e 50 sedi dislocate nelle principali regioni italiane.

Il “Caffè Sicilia” è stato premiato con questa motivazione: “La pasticceria è la casa della felicità, la sublimazione del gusto, l’artigianato alimentare che diventa arte, come in questa pasticceria”.

Intanto un altro riconoscimento è arrivato dal Governo regionale. Non è un riconoscimento per uno specifico prodotto ma conferma il lavoro svolto dai produttori del formaggio Ragusano Dop, il buonissimo caciocavallo ibleo (da non confondere con il cosacavaddu che non ha la certificazione europea), divenuto simbolo del territorio.

Il Consorzio per la Tutela del formaggio “Ragusano Dop” costituito ai sensi dell’ art 2602 del codice civile, ha finalmente ottenuto il prescritto riconoscimento ministeriale e, di conseguenza, l’attribuzione dell’incarico per svolgere le funzioni di cui al comma 15 dell’art. 14 della legge 526/99 riguardanti la tutela, la promozione, la valorizzazione, la informazione del consumatore e la cura generale degli interessi relativi alla denominazione di origine protetta. Il relativo decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 di sabato 16/11/13.

Il Consorzio così ha tutte le carte in regola per lo svolgimento di una azione fondamentale per sfruttare tutte le opportunità previste a favore dei prodotti di qualità con marchio europeo nel pieno rispetto di tutte le norme comunitarie in materia. Il riconoscimento, atteso da anni (la dop è stata definitivamente ottenuta nel 1996), consente al Consorzio di assumere un ruolo di grande valenza.

Michele Barbagallo lasicilia

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