Sicilia, crollo della fiducia nei partiti

<strong>Sicilia</strong>, crollo della fiducia nei partiti

Secondo il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, se ci si recasse oggi alle urne in Sicilia per il rinnovo del Parlamento nazionale, il Movimento 5 Stelle si confermerebbe con il 25% primo partito nell’Isola, pur restando lontano di oltre otto punti dal successo ottenuto alle Politiche del febbraio scorso.

Il Pd, in attesa delle Primarie dell’8 dicembre, otterrebbe il 16,5%, registrando negli ultimi 10 mesi una riduzione del consenso di circa 2 punti percentuali.

sondaggi_elezioniIn attesa dell’annunciata decadenza di Berlusconi dal Senato, il Centrodestra sembra beneficiare, almeno per il momento, della scissione del Pdl.

Demopolis ha fotografato il peso dei due partiti in Sicilia: Forza Italia è attestata al 16%; il neonato Centrodestra si posiziona al 12%, traendo beneficio dalla forte esposizione mediatica e da una certa capacità di attrazione di segmenti dell’elettorato centrista che avevano preferito Monti lo scorso febbraio: si tratta comunque di un dato destinato a mutare nelle prossime settimane.

Se alleati, come preannunciato dai due leader, Fi e Ncd raggiungerebbero nell’Isola il 28%.

Si confermano le difficoltà dell’Udc, ferma al 3%. Secondo la nostra indagine, cresce invece, sia pur di poco, il Megafono del presidente della Regione Crocetta, attestato oggi all’8% nel voto per le Elezioni Politiche Nazionali. Intorno al 2% Sel e Fratelli d’Italia.

Il partito più forte resta però nell’Isola quello dell’astensione, stimata oggi al 42%. È crollata intanto al 3% la fiducia dei siciliani nei partiti: il dato, rilevato dal Barometro Politico di novembre, rappresenta il valore più basso mai registrato negli ultimi vent’anni di analisi dell’opinione pubblica.

Chiara appare anche la frantumazione del consenso, con numerose liste di Centro, di Sinistra e di Destra che, in attesa delle future alleanze, si posizionano oggi sotto il 2%. Molto diverse da quelle registrate per le Politiche risulterebbero oggi, fra l’altro, con variazioni molto significative per ciascun partito, le scelte di voto dei siciliani per le Elezioni Regionali.

Quello fotografato oggi è uno scenario destinato a rapidi mutamenti nelle prossime settimane: peseranno probabilmente sulle intenzioni di voto degli elettori la probabile decadenza da Senatore di Berlusconi, le Primarie del Pd che porteranno quasi sicuramente l’8 dicembre Matteo Renzi alla guida del Partito, le scelte del Governo Letta per fronteggiare una emergenza economica senza precedenti. Tre siciliani su quattro si dichiarano seriamente preoccupati per la crisi economica ed occupazionale: è un indice, quello rilevato da Demopolis, che risulta oggi raddoppiato rispetto all’autunno del 2009. La profonda crisi che ha colpito le famiglie ed il tessuto produttivo dell’Isola non potrà non incidere sugli esiti delle prossime competizioni elettorali in Sicilia.
*Direttore Istituto Demopolis

Nota metodologica ed informativa.
L’indagine è stata condotta dal 21 al 25 novembre 2013 dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, su un campione di 840 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione siciliana maggiorenne, stratificato per genere, età, titolo di studi ed area geografica di residenza. Il Barometro Politico Demopolis è diretto da Pietro Vento con la collaborazione di Maria Sabrina Titone e Giusy Montalbano; supervisione della rilevazione demoscopica con metodologie integrate cati-cawi di Marco E. Tabacchi. Approfondimenti su: www. demopolis. it

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