L’Unesco “bacchetta” la Regione Siciliana: fondi siti non rendicontati

<strong>L’Unesco “bacchetta” la Regione Siciliana</strong>: fondi siti non rendicontati

Ieri mattina a Mozia è arrivato il tecnico conservatore del Paul Getty Museum, Jerry Podany, che ha il compito di curare il riposizionamento dell’Auriga con la nuova sofisticata base antisismica, la cui costruzione (165 mila dollari) è stata parte dell’accordo siglato nel 2010 con i musei americani.

L'Auriga di Mozia
L’Auriga di Mozia

All’assessorato dei Beni culturali però si inverte la rotta e si dice basta ai prestiti dei nostri “gioielli di famiglia”. L’Auriga di Mozia è stato un investimento eccellente per il Paul Getty Museum di Los Angeles e per il Cleveland Museum of Art, ma il prestito si è rivelato sfavorevole per la Fondazione Whitaker, che per lungo tempo è rimasta orfana del suo maggiore reperto con notevole perdita di denaro. Un danno economico anche per tutti i siti siciliani che hanno messo a disposizione i loro maggiori reperti.

«Il ruolo dell’assessore – spiega Mariarita Sgarlata – è creare strategie per migliorare la diffusione del nostro patrimonio. Noi dobbiamo guardare al futuro, aprire una nuova stagione costruttiva e con i turisti che devono venire in Sicilia ad ammirare le nostre opere. Intanto, in cambio dei prestiti abbiamo ottenuto due mostre di assoluto rilievo, totalmente a carico dei musei Cleveland e Mart di Rovereto. Una è su Caravaggio e i caravaggeschi, l’altra su Antonello da Messina».

L’assessore Sgarlata poi ha voluto precisare che nei giorni festivi tutti i siti museali saranno aperti. Dice: «Stiamo trovando una soluzione al problema dei custodi. Sono in 1.570 e abbiamo trovato il sindacato ben disposto a venirci incontro. Andremo sin dalla prossima settimana in giro per i siti a constatare da vicino quali sono i problemi. Partiremo con Agrigento. È un lavoro complesso ma sono convinta che si possa risolvere a breve scadenza. Dalla Finanziaria abbiamo ricevuto un milione e 500mila euro ma si possono soltanto utilizzare per interventi di massima urgenza e non per la problematica dei custodi».

Il museo regionale del Carretto di Terrasini di custodi ne ha ben 15. Troppi.

L’assessore Sgarlata si è poi soffermata a lungo sull’accelerazione nella selezione dei progetti cantierabili di musei e soprintendenze della Sicilia in seguito all’accordo siglato dal presidente Crocetta e dal ministro per la coesione territoriale Carlo Trigilia. In data 24 giugno 2013 è stata sottoscritta l’intesa operativa di attuazione tra l’assessorato dei beni culturali e il MIBAC sul POIn 2007/2013.

Questo programma prevede interventi per la valorizzazione e fruizione dei poli museali di eccellenza (Palermo, Siracusa, Ragusa e Trapani) e dei siti di maggiore attrazione culturale in termini di valorizzazione ai fini turistici. Con decreto del MIBAC il 2 agosto 2013 è stato approvato e finanziato il primo programma di 18 interventi per un valore di 21.637.932,46 euro, mentre la seconda la fase di programmazione prevede 11 interventi per un valore di 33.760.025,76 euro di cui è in corso di finanziamento da parte del Ministero. Il valore complessivo del programma è di € 55.397.958,22.

La festa però è guastata dalle critiche lanciate dal presidente della Commissione italiana Unesco Giovanni Puglisi. Che, ricordando che sono stati 230 i progetti finanziati con la 77/2006 (su oltre 400 presentati) cui è andata una media di 70 mila euro l’uno, «ma con un metodo a pioggia che non incide sulla valorizzazione dei siti», come nota il presidente della Commissione italiana, aggiunge che il 27% delle somme sono bloccate da progetti poi non avviati o non rendicontati. E, proprio su quest’ultimo aspetto, punta il dito contro la Regione Sicilia che ha un ennesimo primato negativo con il 60% dei fondi relativi ai Siti non rendicontati, per invitare ad avere il coraggio di veicolare i futuri e ulteriori finanziamenti privilegiando chi ha dimostrato di avere una gestione virtuosa.

Vincenzo Prestigiacomo lasicilia

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