Niscemi, lavori nella base Muos Collocate le tre enormi antenne

Niscemi, lavori nella base Muos Collocate le tre enormi antenne

Riprende la protesta dei comitati: il 22 febbraio c’è la mobilitazione nazionalem

Riprende vigorosamente in città la protesta No Muos per l’inizio dei lavori di sollevamento e collocazione delle tre gigantesche antenne paraboliche dell’impianto nei moduli delle torri di sostegno realizzate nella Base della Marina militare americana di Ulmo.

No Muos
No Muos

Venerdì infatti, è già stata collocata con l’impiego di grosse gru giunte qualche giorno fa ad Ulmo, nel modulo mobile della prima torre in cemento armato del cantiere militare statunitense di Ulmo, la prima gigantesca antenna parabolica della quarta stazione mondiale Muos di Niscemi.

Quello che purtroppo in tanti temevano dopo la «revoca della revoca» con la quale il 24 luglio scorso il presidente della Regione Rosario Crocetta, ha concesso la ripresa dei lavori di completamento dell’installazione delle tre mega antenne Muos nella Base militare americana di Ulmo, si sta verificando e tutto lascia temere che a giorni, anche le altre due enormi antenne paraboliche del Muos vengano di sollevate e collocate nelle altre due torri. Alto in contrada Ulmo il livello di guardia e di vigilanza dei reparti di ordine pubblico delle forze dell’ordine e come non succedeva dalla sera dell’11 gennaio dell’anno scorso, quando le grosse gru della ditta Comina e la lunga colonna di mezzi pesanti, scortata da polizia e carabinieri, riuscirono a varcare il cancello d’ingresso della Base militare americana di Ulmo, nonostante le azioni di resistenza passiva messe in atto da gruppi di attivisti dei vari movimenti e comitati di lotta contro l’installazione dell’«Eco-Muostro».

I lavori di sollevamento e posa delle grandissime tre antenne paraboliche Muos nelle tre torri, sta avvenendo sotto gli occhi inermi di tantissimi attivisti No Muos che ieri si sono riversati in contrada Ulmo, amareggiati per quanto sta accadendo e con tantissima rabbia nel cuore.

Tuttavia i No Muos non demordono dall’intraprendere altre imminenti azioni di protesta e proposta volte a fermare l’attivazione dell’impianto.

Il Coordinamento regionale dei Comitati No Muos, in una nota scrive: «Mentre riprendono i lavori di completamento del Muos, si inasprisce la repressione governativa nei confronti degli attivisti No Muos del nostro e di altri movimenti, poiché continuano a fioccare decine e decine di denunce per l’invasione della Base avvenuta durante la manifestazione del 9 agosto scorso».

Il Coordinamento regionale dei Comitati No Muos inoltre, ha individuato per il 22 febbraio prossimo una giornata di mobilitazione nazionale e prevede di attuare un sit-in davanti la prefettura di Caltanissetta per protestare contro i provvedimenti repressivi messi in atto contro i No Muos e per ricordare al Governo l’incostituzionalità della stazione Muos e della Base di Ulmo, «sui quali – puntualizza il Coordinamento regionale dei Comitati No Muos – lo Stato italiano non può esercitare alcun controllo perché cedute illegittimamente all’uso esclusivo della Marina militare americana, la quale paradossalmente, potrebbe servirsene per i suoi interessi bellici anche quando dovessero contrastare con quelli italiani o fossero in conflitto con le decisioni assunte dal nostro Parlamento». In ambito legale il team di avvocati e giuristi del Coordinamento regionale dei Comitati No Muos, sta preparando altre iniziative e provvedimenti. Per sabato 1 marzo è stata prevista in città una manifestazione popolare No Muos.

Alberto Drago Lasicilia

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