La Sicilia al primo posto per aziende di under 30 e donne

La Sicilia al primo posto per aziende di under 30 e donne

«Rimettiamo in moto l’agricoltura siciliana».

Tornano a lavorare in campagna gli “under 30” siciliani. Non solo, ma le imprese di donne e giovani trainano addirittura l’agricoltura siciliana come emerge dai dati di “AgrOsserva”, l’osservatorio economico Ismea-Unioncamere, sulle iscrizioni camerali al 30 settembre 2013.

sicilia_economia_agricoltura_progetti_studentiEbbene, in Sicilia lo scorso anno risultano iscritte 25.771 aziende condotte da donne, al primo posto rispetto ad altre regioni del Sud come Puglia e Campania. La posizione leader di aziende giovani è di 8.331 imprese e si piazza molto al di sopra del secondo posto che si è aggiudicato la Puglia con 5.509 aziende. Serricoltura, vitivinicoltura, olivicoltura e anche agriturismi.

Questi i comparti in cui i giovani agricoltori dell’Isola, tutti nelle fasce di età tra i 20 e i 30 anni, sono impegnati. Ma non mancano – come osserva la Coldiretti Sicilia – innovazioni colturali inedite e curiose. Dalle banane, che vengono coltivate da Letizia Marcenò a Palermo, all’avocado di Andrea Passanisi a Giarre; dal caviale di lumaca dell’azienda di Davide Merlino nel palermitano alle spremute di arancia rossa di Susanna Ragusa a Catania.

I dati sono stati presentati martedì a Roma, a Palazzo Rospigliosi, nel corso dell’assemblea di Giovani Impresa di Coldiretti. «Abbiamo un compito: rimettere in moto l’agricoltura siciliana – afferma Ignazio Gibiino, 26 anni, di Naro (Ag), laureato in Scienze e Tecnologie agrarie, delegato regionale di Giovani Impresa eletto lunedì nell’esecutivo nazionale – per ripristinare il vero tessuto produttivo. Investire nei tanti comparti per riuscire ad ottenere e mantenere il primato che ci compete è la nostra scommessa.

Torniamo all’agricoltura, investiamo nei tanti comparti produttivi, crediamoci. Per superare questo periodo – aggiunge – dobbiamo vincere molte scommesse, ma con la determinazione che caratterizza i giovani imprenditori agricoli siciliani, sono certo che ce la faremo».

In ogni caso, per tutti i giovani che vogliono lavorare in campagna la Coldiretti ha creato un portale “lavoro in campagna” per favorire la domanda e l’offerta e che è in corso di autorizzazione parte del Ministero del Lavoro. Dalla vendemmia alla raccolta della frutta perché chi ama la campagna o vuole solo raggranellare un po’ di soldi, magari nella pausa scolastica, è stato predisposto un sistema informatico che opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica tanto le richieste di manodopera delle imprese che i “curricula” e le disponibilità dei lavoratori.

Il servizio non si limita comunque all’impresa, ma è rivolto anche al sistema della famiglia che potrà essere assistito nella ricerca di colf o badanti, al giovane che ricerchi la possibilità di effettuare uno stage aziendale, allo studente a caccia di un’occupazione durante il periodo delle vacanze estive o invernali attraverso un’offerta di lavoro occasionale accessorio (voucher) e al pensionato che voglia integrare il proprio reddito sempre tramite i buoni-lavoro. Lo strumento informatico sarà accessibile presso ogni sede e sportello territoriale della Coldiretti con personale qualificato che provvede anche a rendere un servizio di accompagnamento ed assistenza a imprese e lavoratori, sia nel carico e aggiornamento dei dati, sia nella fase di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. È infatti previsto che l’incontro tra impresa e lavoratori non sia gestito in automatico dal sistema, ma sia accompagnato e guidato dai servizi Coldiretti che provvederanno a segnalare all’impresa l’esistenza nell’archivio del sistema web di candidature compatibili con le necessità espresse provvedendo, se interessa all’impresa, al contatto con i candidati.

Giorgio Petta lasicilia

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