Rifiuti, sui termovalorizzatori in Sicilia è scontro fra Crocetta e il governo nazionale

Rifiuti, sui termovalorizzatori in Sicilia è scontro fra Crocetta e il governo nazionale

La Conferenza delle Regioni, avvenuta alcuni giorni fa, ha espresso parere favorevole allo schema di decreto che di fatto, semplificando, annuncia l’avvio della realizzazione di due mega impianti di termovalorizzazione in Sicilia. L’appoggio è “condizionato all’accoglimento di emendamenti e osservazioni” e ha comunque trovato il parere contrario di Lombardia, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise. Per la Sicilia, che ha visto bocciato il suo piano relativo ai sei mini impianti, saranno ancora giorni di passione.

Le reazioni sono state differenti.

L’assessore Contrafatto ha ribadito più volte la posizione favorevole del governo regionale nei confronti di sei piccoli impianti per la produzione di elettricità utilizzando i rifiuti.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici ha scritto su Twitter: “Due termovalorizzatori proposti dal governo nazionale: è una proposta di chi non ha idea di cosa sia la Sicilia. Spero se ne rendano conto”.

Antonio Vetturino, vice presidente vicario dell’Ars, parla di grande confusione sull’argomento: “Inceneritori, termovalorizzatori, raccolta differenziata qualcuno ci spieghi con chiarezza attraverso quale sistema si vogliono smaltire i rifiuti in Sicilia. Stiamo leggendo – osserva – una serie di notizie controverse. Mentre la Conferenza Stato-Regioni ha approvato lo schema del premier che prevede due impianti anche in Sicilia, il sottosegretario Faraone dichiara che bisogna lavorare per avere impianti a emissioni zero e raccolta differenziata”.

Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana, dice che: “Il governo Renzi non imponga maxi termovalorizzatori, ci lasci stabilire in accordo con i comuni le dimensioni delle strutture”.

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