Un sogno che si avvera. E che sogno. Dopo settimane di voci, rumours ed indiscrezioni, a settembre è arrivata finalmente l’ufficialità: Charles Leclerc sarà il nuovo pilota della Ferrari per la stagione 2019, il 95esimo nella storia della scuderia di Maranello, e prenderà il posto di Kimi Raikkonen (percorso inverso, passa all’Alfa Romeo Sauber lasciata libera dal francesino) accanto a Sebastian Vettel. Un idolo, un maestro da cui apprendere tanto per il futuro, ma non solo. “Immagino che in certe occasioni, Charles non sarà così accomodante quanto lo fu Kimi” ha avvertito Ross Brawn, direttore generale di Liberty Media. Fedele compagno di squadra, ma anche erede pronto a lottare per meritarsi il suo posto tra i grandi.
Charles Leclerc è ancora giovanissimo: nato a Monaco il 16 ottobre 1997, ha da poco compiuto 21 anni. Dal 2016, anno in cui si è laureato campione della GP3 2016, fa parte della Ferrari Driver Academy, un programma sportivo nato nel 2009 che, con il coordinamento di Massimo Rivola, ha lo scopo di formare i piloti selezionati dal punto di vista agonistico, umano e professionale con l’obiettivo di preparare i giovani talentuosi ad un approdo in Formula 1 e, magari, alla Scuderia Ferrari. Come Charles Leclerc, appunto.
Il francese, nel 2017, si è laureato campione anche in Formula 2, meritando così il salto tra i grandi della Formula 1 in questo 2018 vissuto a bordo della Sauber. Banco di prova importante e sicuramente non semplice, ma che dopo l’ambientamento iniziale ha saputo sfruttare al massimo. La svolta è il Gran Premio di Baku, dove, grazie a diverse safety car, qualche contatto e tanta bravura è riuscito ad ottenere un grande sesto posto. Al termine della stagione, i punti conquistati in totale sono 39, che gli valgono un bel 13esimo posto nella classifica piloti superando Grosjean e Gasly ma soprattutto la chiamata da sogno: quella della Ferrari.
Quella chiamata che, tra l’altro, stava per “perdere”. Di recente, in un’intervista a Sky, Leclerc ha raccontato: “L’attesa è stata abbastanza difficile perché non ero in contatto con le persone che si stavano occupando ufficialmente della trattativa. Sentivo solo le voci che circolavano sui media ed erano contrastanti. Poi, finalmente, ho avuto la conferma da Maurizio Arrivabene (team principal della Ferrari, ndr) che mi ha chiamato nel weekend. Ero sulla barca di un amico e faceva molto rumore, quindi gli ho chiesto di spegnere il motore perché era una telefonata importante. Maurizio mi ha annunciato tutto sulla scelta dei piloti. Poi è stata solo gioia e ho chiamato mia mamma ed i miei fratelli”.
Dopo la gioia, però, è il momento del tributo. E per Charles Leclerc il pensiero è andato subito a due persone molto speciali: “Ho pensato a due persone che mi hanno aiutato tanto nella mia vita, ovvero miopadre e Jules Bianchi (scomparso nel 2015), che forse sarebbe potuto essere al mio posto il prossimo anno. Sono contento di questa opportunità, sicuramente cercherò di dare il massimo per loro”. E loro, ne siamo certi, da lassù tiferanno per Charles, il nuovo gioiello del futuro della Ferrari.
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