Enrico La Loggia è il nuovo presidente della Commissione paritetica Stato-Regione

Enrico La Loggia è il nuovo presidente della Commissione paritetica Stato-Regione

Enrico La Loggia è il nuovo presidente della Commissione paritetica Stato-Regione per le norme di attuazione dello Statuto autonomistico siciliano. La Loggia, docente universitario e avvocato, è stato parlamentare nazionale per cinque legislature e ha ricoperto anche il ruolo di ministro per gli Affari regionali. A designarlo quale componente della Commissione paritetica, insieme al professore Felice Giuffrè, docente di diritto costituzionale dell’università di Catania, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. In rappresentanza dello Stato, gli altri due membri – gli avvocati Lidia Dimasi e Rocco Bianco – sono stati indicati dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie Erika Stefani.La Commissione paritetica, composta da membri designati in misura uniforme dal governo centrale e dalla Regione – in Sicilia prevista dall’articolo 43 dello Statuto – ha il compito di proporre le norme per l’attuazione dello Statuto stesso. In tutte le ‘Regioni speciali’, infatti, la modifica delle norme di attuazione è il frutto di un consenso congiunto tra autorità centrale e regionale e non di un voto del parlamento italiano.«L’elezione di Enrico La Loggia a presidente di un così importante organismo – evidenzia il governatore della Sicilia Musumeci – premia le competenze del giurista, ma rappresenta anche un riconoscimento a una Regione che lentamente si rialza e acquista buona reputazione. Alla Paritetica porteremo, già dai prossimi giorni, alcuni temi prioritari del nostro programma di governo, in materia finanziaria e di riforme istituzionali e ordinamentali, rimasti per troppo tempo inevasi. Al neo presidente e a tutta la Commissione le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro da parte del governo regionale».

Le Commissioni paritetiche sono un organo consultivo e, nel contempo, “uno strumento di collaborazione e raccordo tra Stato e Regioni ad autonomia speciale finalizzato alla ricerca di una sintesi positiva tra posizioni ed interessi potenzialmente diversi”, organo che assume particolare importanza in una fase in cui, come avviene periodicamente, si discute della definizione stessa dei confini dell’autonomismo regionale, con ricadute importantissime sugli interessi locali.

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