Coronavirus, Ruggero Razza: “In Sicilia non c’è emergenza”

Coronavirus, Ruggero Razza: “In Sicilia non c’è emergenza”

L’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza ha riferito all’Ars sull’allerta Coronavirus, facendo il punto della situazione sul fronte sanitario in Sicilia e sulle misure adottate, ribadendo sostanzialmente quanto affermato dal governatore Musumeci in conferenza stampa nella serata di ieri: “La Sicilia non rientra fra le regioni in stato d’emergenza. Non siamo né in zona rossa né in zona gialla”.

Sul fronte degli esami effettuati Razza rassicura: “Sono oltre 100 i tamponi faringei esaminati in Sicilia, solo tre sono risultati positivi e riguardano i turisti provenienti dall’area di Bergamo. Non c’è alcun focolaio autoctono in Sicilia, i tre casi sono connessi al cluster originario di una delle zone rosse motivo per cui la Sicilia non rientra tra le regioni in stato emergenziale”.

L’informativa dell’assessore (durata circa mezz’ora) arriva nel giorno in cui il Consiglio di presidenza dell’Ars, presieduto da Gianfranco Miccichè, ha stabilito che Palazzo dei Normanni (sede dell’assemblea regionale) chiuderà per 4 giorni, da giovedì 27 febbraio a lunedì 2 marzo, per consentire la disinfestazione e la sanificazione dell’intero edificio. Tale provvedimento è da considerarsi una misura di prevenzione e lo stesso presidente Miccichè ha specificato che “domani il palazzo sarà inaccessibile ai soli turisti mentre da venerdì a domenica anche al personale dell’Assemblea” e che comunque la comitiva di turisti bergamaschi non ha visitato Palazzo Reale in questi giorni.

La presidenza della Regione siciliana invece ha smentito le notizie circolate nelle ultime ore in alcune chat sulla presenza nella regione di ulteriori due contagiati in provincia di Siracusa: “Con l’occasione – si legge in una nota della presidenza – si ricorda che le decisioni e le misure adottate dal governo regionale vengono comunicate esclusivamente attraverso i canali e le fonti ufficiali, alle quali si prega di far riferimento”.

Nel frattempo vari enti pubblici e istituzioni assumono i vari provvedimenti del caso: presso il Tribunale di Agrigento, l’Asp fornirà guanti e mascherine, sarà ridotta, al minimo, la presenza di persone e nelle aule di udienza saranno ammesse le sole parti necessarie. Mentre l’Università di Catania ha informato la propria popolazione studentesca che le lezioni e gli esami di profitto all’università di Catania proseguono, al momento, regolarmente ma verrano prese misure precauzionali.

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