Coronavirus, il premier Conte, chiusura fino al tre maggio

Coronavirus, il premier Conte, chiusura fino al tre maggio

“Non si può cedere, c’è il rischio di dover ripartire daccapo”. E ha esortato gli italiani a tenere duro anche durante queste feste. L’attacco sul Mes a Salvini e Meloni: “menzogne”. Riaprono librerie e negozi per bambini. Forestali al lavoro

“Proroghiamo le misure restrittive fino al tre maggio, una decisione difficile ma necessaria di cui mi assumo tutte le responsabilità politiche”.

Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi annunciando il nuovo dpcm.

La bozza del dpcm confermerebbe tutte le misure che limitano gli spostamenti e le attività produttive.

Aperte librerie e negozi per bambini

Ma ci saranno alcune novità: dopo Pasqua ripartirà il commercio di carta, cartone e articoli di cartoleria, riapriranno le librerie e i negozi per bambini e neonati, ovviamente solo nel caso in cui potranno garantire tutte le regole di sicurezza. E torneranno al lavoro i forestali.

“L’auspicio – ha detto Conte parlando della nuova fase – è che dopo il tre maggio si possa ripartire con cautela e gradualità ma ripartire: dipenderà dai nostri sforzi”.

“Se cediamo adesso c’è il rischio di ripartire daccapo. E’ necessario tenere alta attenzione anche a Pasqua”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio dei ministri.

Riapertura in anticipo se ci fossero le condizioni

“Prometto che se anche prima del tre maggio si verificassero le condizioni, cercheremo di provvedere di conseguenza” ad aprire alcune attività produttive.

“Il lavoro per la fase 2 – ha detto Conte – è già partito, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro territorio. Servirà un programma articolato e organico su due pilastri: un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Sarà Vittorio Colao il capo della task force di esperti e l’annuncio è stato dato da Conte in conferenza stampa.

Il pool sarà formato da “varie professionalità e dialogherà con il comitato tecnico scientifico. Dobbiamo inventarci nuovi modelli organizzativi” nel lavoro, “modelli più innovativi che tengano conto della qualità della vita”.

“Questo gruppo di esperti – ha detto Conte – sarà presieduto da Vittorio Colao e tante personalità che risiedono in Italia e all’estero come Giovannini, Maggini, Mazzuccato “.

La situazione in ambito Ue

Parlando degli aiuti europei Conte ha detto: “Le proposte dell’Eurogruppo sono un primo passo verso una risposta europea: Gualtieri ieri ha fatto un gran lavoro. Ma è un primo passo che l’Italia, e su questo siamo pienamente d’accordo con Gualtieri, giudica ancora insufficiente”.

Sul fondo per la ripartenza “non abbiamo ancora una regolamentazione concreta, parliamo di affermazioni di principio. Dobbiamo ancora lavorare in questa direzione ma per la prima volta lo abbiamo messo nero su bianco e gli altri Paesi hanno dovuto convenire sulla necessità di lavorare adesso per questo strumento, perché sia immediatamente applicabile. Abbiamo bisogno di voi, di tutti i cittadini italiani. Le falsità, le menzogne ci fanno male, perché ci indeboliscono nella trattativa”.

Mes, attacco frontale a Salvini e Meloni, “menzogne”

E sul Mes ha attaccato frontalmente Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

“E’ importante che il dibattito si sviluppi con chiarezza, senza falsità. Il Mes esiste dal 2012, non è stato creato approvato o attivato la scorsa notte come falsamente e irresponsabilmente è stato dichiarato da Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che lo stanno ripetendo dalla scorsa notte. Non è assolutamente così: questo Governo non lavora col favore delle tenebre. Questo Governo guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza. L’Eurogruppo non ha firmato nulla né ha istituito alcun obbligo. E’ una menzogna, questa”.

La lotta per gli Eurobond al Consiglio dell’Ue

“La lotta per gli Eurobond, la farò al Consiglio dell’Ue. Non firmerò nulla senza strumenti adeguati alla sfida al coronavirus”, ha sottolineato Conte.

“La proposta europea la valuto nel suo complesso nel Consiglio europeo: lottiamo per gli Eurobond. La risposta comune o è ambiziosa o non è, non abbiamo alternative”, ha detto il premier in conferenza stampa.

“Non firmerò sino a quando non avrò un ventaglio di strumenti adeguato alla sfida che stiamo vivendo, che non riguarda l’Europa e tutti gli stati membri. Sono convinto che con la nostra tenacia e la forza della ragione riusciremo a convincere tutti”.

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