Ambiente, un progetto prevede di sconfiggere i rifiutti siciliani con un termovalorizzatore slim-line modulare a emissioni zero

Ambiente, un progetto prevede di sconfiggere i rifiutti siciliani con un termovalorizzatore slim-line modulare a emissioni zero

Mentre viene prorogata al 2 novembre la scadenza del bando regionale per per la costruzione di due termovalorizzatori (uno per la Sicilia occidentale l’altro per la Sicilia orientale) in modo tale da dare più tempo alle imprese interessate a presentare un’offerta, la società R. H. I. Sicily Srl lancia un progetto rivoluzionario, ossia un termovalorizzatore slim-line modulare a emissioni zero con tempi di realizzo rapidi.

La funzione è grosso modo la stessa, ossia evitare il conferimento in discarica incenerendo i rifiuti con l’utilizzo di tecnologie di combustione diverse a seconda del potere calorifero dei rifiuti. Con costi relativamente ridotti – e grazie a particolari filtraggi del gas – non solo si diminuiscono notevolmente le emizzioni di Co2 ma si ottiene un recupero di circa il 50% di energia per teleraffreddamento, teleriscaldamento e acqua calda da immettere nel territorio; un altro 25% nella produzione di energia elettrica e circa il 15% di recupero di materiali riutilizzabili nell’industria. Solo un 5% andrebbe in discarica come scoria residua.

I due termovalorizzatori regionali devono avere la capacità di smaltire tra le 350mila e le 400 mila tonnellate di rifiuti all’anno. Gli slim invece circa 25.000. Una bella differenza. Il progetto di R. H. I. Sicily Srl (RZS corporation rpc Srl – con sede legale e operativa a Siracusa e uffici meeting & business center a Catania e a Bolzano – insieme con la consociata Hafner energy e Orvieto e la Icaria Srl che ha sede legale a Roma) leader nel settore “waste to energy”, prevede la costruzione, il montaggio in sito, l’avviamento e la gestione di impianti di termovalorizzatori di rifiuti solidi urbani, di css (combustibile solido secondario ottenuto dalla componente secca, cioè plastica, carta, fibre tessili, ecc. dei rifiuti non pericolosi, sia urbani sia speciali, tramite appositi trattamenti di separazione da altri materiali non combustibili, come vetro, metalli e inerti), speciali, ospedalieri, fanghi e waste to energy plants.

In particolare Rzs Corporation, Hafner e Icaria, oltre alla ideazione, provvedono alla costruzione di impianti completi di termovalorizzazione, in regime di qualità e sicurezza con attrezzature di ultima generazione. Gli impianti vengono progettati e forniti in opera con la formula del “chiavi in mano” inclusa la gestione dell’impianto per gli anni richiesti dai clienti con garanzia di funzionamento regolare di 8.000 ore/anno di funzionamento. Viene curata in particolare la costruzione dei vari componenti e la realizzazione delle caldaie con l’utilizzo di sistemi di saldatura relativi a pareti membranate, con l’impiego di sistemi automatici in linea, robot di ultima generazione dedicati al riporto di saldatura sui tubi denominato “cladding” (tale processo prevede una fusione di materiale d’apporto inconel 625 sui tubi, dello spessore di 2 mm. con lo scopo di garantire 8000 ore/anno di funzionamento impianto). Le aziende di R. H. I. Sicily Srl hanno insomma lanciato sul mercato un nuovo concetto di termovalorizzatore venduto con la formula all inclusive e con tempi di consegna rapidi: massimo 12 mesi dalla firma dell’ordine denominato slim-line.

«Le aziende consociate – spiegano i ceo – progettano in esclusiva l’impianto completo, in base alle esigenze e le richieste del cliente in accordo alle direttive europee e con limiti di emissioni dei fumi in atmosfera ben al di sotto dei valori riportati nelle tabelle di riferimentobat direttive europee».

Tutti i termovalorizzatori vengono realizzati con tecnologia di ultima generazione con doppio sistema di filtrazione a secco con scr catalizzatore in coda. Inoltre su richiesta specifica dei clienti sono in grado di fornire separatamente in opera con relativo avviamento con la formula “turney key” sia i forni rotanti sia le griglie di combustione sia le caldaie a vapore.

«Possediamo – aggiungono i ceo della R. H. I. Sicily – certificazioni Iso 9001 – Iso 14001 – Iso 45001- Iso 37001 – Iso 3834 – En 1090 – modello aziendale mog 231. Le nostre aziende impiegano complessivamente oltre 250 unità operative, suddivise tra ingegneri, tecnici e operai specializzati Ped».

Ricordiamo che la R.H.I. Sicily è leader nella costruzione di termovalorizzatori slim trasportabili su base modulare. «Il nostro progetto, già collaudato sul mercato mondiale, è oggi rivolto espressamente al mercato siciliano, al fine di fornire una soluzione, una svolta decisiva al problema dei rifiuti anche per i piccoli comuni. Ma in particolare un’alternativa più conveniente ai convenzionali grandi inceneritori di rifiuti centralizzati. «Il concetto modulare slim-line che la nostra azienda intende lanciare in Siciliachiariscono i professionisti – è all’avanguardia, soprattutto per il nuovo design e l’alta tecnologia. Ma in particolare ha un livello maggiore di pre-assemblaggio negli stabilimenti di Augusta rispetto a quello degli impianti standard».

Fabio Maestri, Ceo e presidente di RZS Corporation epc Srl, società siciliana con sede ad Augusta e sedi a Catania e a Bolzano, è entusiasta del progetto lanciato sul mercato e che rivoluzionerà il mondo del “Waste to Energy”.

«Con il piano, finanziato dalla nostra società R.H.I. Srl con la formula del Project Financing, daremo alla Sicilia nuovo lustro, rendendola splendente e ripulita dalla spazzatura, grazie alla produzione di energia elettrica green dai rifiuti solidi urbani».

«E’ indubbio che questa terra merita una soluzione all’avanguardia, architettonicamente piacevole, compatta e costruita a moduli di dimensioni trasportabili (taglia slim-line da 25.000tonn/annue, emissioni zero e termini di realizzo rapidi). Il termovalorizzatore High Technology, che nasce dalla collaborazione tra i ceo delle 3 aziende che costituiscono la R.H.I. (RZS corporation Epc Srl di Augusta, Hafner Srl di Bolzano e Icaria Srl di Roma) è una carta vicente e sono sicuro che metteremo d’accordo anche la politica. I cittadini saranno contenti – prosegue Maestri – e visiteranno i nostri impianti bianchi in stile Mediterraneo. Avremo un occhio di riguardo per programmi di formazione con visite guidate e collaborazioni con scuole e univerisità per coltivare insieme il futuro della regione. Altro obiettivo la creazione posti di lavoro facendo affidamento a un progetto ultratrentennale. E ancora: incrementeremo il fatturato dell’indotto siciliano con aziende  che nasceranno spinte dall’onda verde dei termovalorizzatori».

Nel dettaglio: il progetto prevede la possibilità di dotare le province del proprio impianto di termovalorizzazione che verrà realizzato su misura, in base al numero di abitanti, in tempi rapidi con tecnologia di ultima generazione, nel rispetto delle Bat, secondo i dettami delle normative europee e nell’ottica per l’appunto di raggiungere elevati livelli di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento.

Fonte: giornale de La Sicilia – 29/09/2021 a cura di DSE Pubblicità

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