Provincia di Ragusa. Vogliono sopprimerla ma dimenticano lo statuto speciale

<strong>Provincia di Ragusa</strong>. Vogliono sopprimerla ma dimenticano lo statuto speciale

Last updated on Ottobre 3rd, 2012 at 12:11 pm

Provincia di Ragusa

Ragusa? Quella città in basso alla Sicilia, in provincia di Siracusa. Potrebbe presto essere questa l’indicazione da dare dopo il decreto del Governo Monti, quello per lo spending review, che prevede di tagliare le province italiane per cercare di ridurre le spese. La provincia di Ragusa dovrebbe essere accorpata a quella di Siracusa. C’è molta preoccupazione anche se l’iter dovrà ancora fare la sua strada in Parlamento. Lo ricorda il deputato regionale del Pd, Roberto Ammatuna che parla del decreto che andrebbe a sopprimere non solo la provincia di Ragusa ma anche il tribunale di Modica.

“Il decreto legislativo, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, ha sancito la soppressione del Tribunale di Modica ed il suo accorpamento con quello di Ragusa – rileva Ammatuna – Un’iniziativa quella del governo Monti che, oltre a penalizzare un comprensorio importante, pare non abbia neppure tutti i crismi della formalità giuridica. Per operare in questo campo e sul territorio di una Regione a Statuto speciale, come la Sicilia, deve prima essere acquisito il parere del governatore della Regione, cosa che non è avvenuta. Inoltre, visto che lo Statuto siciliano è equiparato ad una legge costituzionale, la sua modifica deve essere operata con legge di pari rango e non con un semplice decreto legislativo. Buona parte di questi dubbi valgono anche per la soppressione della Provincia regionale di Ragusa. La stessa denominazione dell’ente lascia intendere, infatti, la piena competenza in materia della Regione Siciliana”.

Il deputato regionale ricorda che si è dinnanzi ad una vicenda che va meglio approfondita: “Senza considerare poi che in Sicilia le Province, di fatto, non esistono più perché sono già state commissariate. Il percorso del decreto legislativo per fortuna non è completo perché dovrà essere sottoposto al vaglio di entrambe le camere e speriamo che in quelle sedi possa essere opportunamente emendato”. Intanto il decreto è già al vaglio dei sindaci che anche da Ragusa mostrano preoccupazione soprattutto per i tagli previsti nel mondo della sanità. Alla Cgil di Ragusa, alla presenza di tutti i sindacati, si è svolta una prima riunione per fare delle sommarie analisi.

“Il dramma della mancata corresponsione – afferma Giovanni Avola – della cassa integrazione interna che, non viene finanziata dallo stato alla regione in nessun settore. Cgil, Cisl e Uil – spiega ancora Avola – propongono fin da oggi questa vicenda della cassa integrazione e del finanziamento perché è diventata drammatica, c’è gente che è stata sospesa da un anno e mezzo dal posto di lavoro, e comunque non prende un euro da 18 mesi per quando riguarda quelli della formazione talvolta 10 mesi ma ci sono lavoratori dei settori privati dell’industria e commercio che non prendono indennità da 14-15 mesi”.

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