Genoa-Palermo, per Gasperini è un derby Stasera alle 20,45 al «Ferraris»

<strong>Genoa-Palermo</strong>, per Gasperini è un derby Stasera alle 20,45 al «Ferraris»
Gian Piero Gasperini

C’è la prima di Gasperini da avversario contro il Genoa (squadra che dal 2006 al 2010 guidò dalla B a un passo dalla Champions), e c’è il ritorno di Lo Monaco a casa di Preziosi (con il quale ha collaborato appena due mesi nell’ultima estate), ma questa sera a Marassi (ore 20.45, arbitra Tommasi di Bassano del Grappa) c’è, soprattutto, la voglia del Palermo di dare continuità al successo contro il Chievo andando a caccia dei primi punti (e dei primi gol) esterni della stagione.

Il calendario celebra la giornata numero 7, ma per i rosa è, già, tempo di verifiche. E’ tempo di capire se la vittoria di domenica scorsa è stata un’estemporanea in un campionato di sofferenze, oppure il primo passo di un cammino verso traguardi che qualcuno vede anche ambiziosi. «Ilicic ha parlato d’Europa? E’ stata una dichiarazione positiva, ma dobbiamo pensare al Genoa – ha sottolineato Gasperini – la vittoria con il Chievo ci ha ridato morale, ma dobbiamo ancora crescere tanto».

Gasperini non si abbandona a voli pindarici e rimane con i piedi ben saldi per terra: sa bene che una vittoria non cambia il corso delle cose, serve continuità nel gioco e nelle prestazioni per certificare la guarigione del malato-Palermo. «Sarà una trasferta difficile – ha sostenuto l’allenatore rosanero – il Genoa sta bene, ma per noi può essere un buon banco di prova per dare una piccola svolta. Il campionato è molto equilibrato e bisognerà fare punti anche in trasferta. Il mio ritorno a Genova? Sono molto legato alla città, la mia ambizione è di ripetere a Palermo il buon lavoro fatto a Genova».
Cambiano gli allenatori, ma il «tallone d’Achille» rimane la partita lontano dal Barbera: i rosa non vincono fuori casa dal primo aprile (a Bologna) e a Marassi non hanno mai battuto il Genoa in Serie A (7 pareggi ed 8 sconfitte). Per sfatare il doppio tabù, Gasperini si affiderà, naturalmente, a Fabrizio Miccoli, autore della straordinaria tripletta che ha consentito di battere il Chievo e abbandonare l’ultimo posto in classifica. «Miccoli è un grande calciatore, ci sono delle partite in cui si preferisce mettere i calciatori migliori in panchina per farli entrare nel momento decisivo della gara. Per me non ci sono titolari e panchinari: è chiaro che Miccoli per noi è fondamentale, ma può esserlo in tanti modi».

Confermato Miccoli in avanti, Giorgi rileverà lo squalificato Brienza sulla trequarti, mentre in difesa Von Borgen (al rientro dopo il turno di stop) sostituirà l’infortunato Mantovani (ha un risentimento muscolare e non è stato convocato). «Dovremo stare molto attenti – ha spiegato Gasperini – avremo di fronte un attacco molto forte: Borriello-Immobile è un tandem ben distribuito con una qualità che hanno poche squadre in Serie A. I presunti problemi con Lo Monaco? Mi dà fastidio quando le cose vengono non ingigantite, ma inventate. Con lui ho un ottimo rapporto, stiamo lavorando bene ed è importante per noi anche vedere che il presidente Zamparini è sempre presente: è venuto a trovarci sia giovedì che oggi».

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